Con l’incognita sul rientro di Schuurs più agli addii di Rodriguez e Djidji la cessione di Buongiorno sarebbe un vero guaio per il Torino

11.06.2024 11:15 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Vagnati
TUTTOmercatoWEB.com
Cairo e Vagnati
© foto di www.imagephotoagency.it

Smantellare una difesa che negli ultimi tre anni è stata il grande punto di forza della squadra, ha permesso al Torino di piazzarsi a metà classifica perché se era per l’attacco la squadra granata si sarebbe ritrovata, se tutto fosse andato bene, appena sopra la zona retrocessione, sarebbe un vero guaio e farebbe iniziare in salita l’avventura di Vanoli sulla panchina granata. Il rischio che questo possa avvenire è molto alto soprattutto se sarà ceduto Buongiorno sommato al fatto che diranno addio per fine contratto Djidji e Rodriguez e non si sa quando rientrerà Schuurs dall’infortunio. I tempi si sono dilatati perché sembra che durante la riabilitazione, dopo l’operazione di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, in Olanda il lavoro impostato da chi seguiva Perr non sia stato il massimo e infatti il giocatore adesso è a Torino affidato a Isokinetic, l’affidabile centro di cui si avvale il club granata, però non si sa quando tornerà ad allenarsi con i compagni e tanto meno quando potrà giocare se già nelle prime partite del nuovo campionato che inizierà nel week end del 17 agosto oppure a settembre. Una settimana prima, giorno più giorno meno, dell’inizio del campionato ci saranno già i 32esimi di Coppa Italia con la novità che dal turno preliminare fino ai quarti compresi non ci saranno i supplementari e in caso di parità al termine del secondo tempo si andrà direttamente ai rigori.

Immaginarsi lo scenario: in ritiro a Pinzolo Vanoli si ritroverà con Sazonov, Dellavalle, che ha giusto debuttato in Serie A, e Masina, se sarà riscattato dall’Udinese. Vero c’è sempre Tameze che tanto è abituato a giocare in difesa poiché nel campionato da poco terminato lo ha fatto per sopperire agli infortuni di Djidji e Schuurs visto che Lovato arrivato a gennaio, come Masina, per rimpolpare il reparto non era riuscito a ricavarsi un posto da titolare e infatti dovrebbe tornare alla Salernitana. E poi c’è anche Vojvoda pure lui posizionato qualche volta da Juric come terzo a destra nella linea difensiva.

Ma no certo un tale scenario è solo allarmismo ingiustificato perché il Torino prenderà dei difensori e quindi non si porrà il problema. Può essere però intanto finora non è neppure riuscito ancora a liberare Vanoli dal Venezia poiché sta trattando per far abbassare la clausola di un 1 milione di euro e poi comunque Buongiorno non ci sarebbe a Pinzolo perché in ferie dopo l’Europeo.

Già obiezioni che non fanno una piega, ma c’è una bella differenza nel preparare la squadra sapendo che comunque poi si potrà contare su Alessandro nel ruolo di direttore d’orchestra in difesa o dover amalgamare, sempre che ci siano a disposizione tutti gli elementi, un reparto con tutti o quasi giocatori nuovi quindi né abituati a giocare fra loro né a interagire con gli altri reparti. Senza contare che il Torino è proverbialmente lento nel fornire i giocatori necessari e utili all’allenatore di turno e quest’anno per allestire la squadra non serviranno solo difensori bensì pure, considerando solo le massime urgenze, un titolare sulla fascia sinistra e un attaccante prolifico che affianchi Zapata, Sanabria la scorsa stagione non si è ripetuto e Pellegri non si sa neppure se rimarrà e i rientri dai prestiti dei vari trequartisti, Radonjic, Karamoh e Seck, di certo non bastano per dare garanzie di mettere a segno più dei 36 gol, uno tra l’altro è stato un autogol, fatti in questo campionato con la conseguenza che il Torino è stato la quartultima squadra della Serie A per numero di reti realizzate.

Che dire, aspettare e sperare però senza farsi troppe illusioni ed è bene che si abitui in fretta anche Vanoli senza pensare che certi scenari siano solo allarmismo ingiustificato.