Con Belotti recuperato al 100% il Torino ha più variabili per attaccare il Verona
Vincere, conta solo vincere per dare una svolta a una stagione fin qui al di sotto delle aspettative e per dare continuità alle due vittorie con Genoa e Fiorentina. Domani all’ora di pranzo il Torino dovrà essere “apparecchiato” al meglio per scendere in campo al Bentegodi e avere la meglio sul Verona che, come dice anche Mazzarri, insieme al Cagliari è la rivelazione di questo campionato. La notizia che Belotti sia recuperato al cento per cento quindi è molto positiva perché vuole dire che il bomber granata è in grado di giocare, magari, non per novanta minuti, ma comunque per almeno un tempo o forse anche di più. Mazzarri deciderà se schierarlo subito oppure farlo subentrare, però non ci sono dubbi che riavere il “Gallo” gli permette più soluzioni offensive anche se è ancora privo di Iago Falque che tornerà a disposizione nell’anno nuovo.
Zaza con la Fiorentina dopo tante panchine non solo ha ritrovato il campo da titolare, ma ha anche segnato. Verdi sta migliorando, seppur non sia ancora riuscito a finire sul tabellino dei marcatori. Berenguer, pur alternando buone prestazioni, come quella con il Brescia dove segnò anche una doppietta, ad altre decisamente prive di mordente, come quella con il Genoa, è comunque uno che se in giornata può fare bene. E disposizione di Mazzarri c’è anche Lukic che l’allenatore già dallo scorso campionato utilizza in alcune circostanze in posizione più avanzata e con compiti da simil trequartista. E senza dimenticare il giovane Millico, che sarebbe ben lieto di dare il suo apporto se fosse mandato in campo, magari, non solo nei minuti finali.
Aggiungendo Belotti il Torino ancor più può giocare con due punte e un trequartista, con il tridente, con una punta e due trequartisti e persino con un attacco a quattro con Belotti e Zaza al centro e Verdi e Berenguer in posizione esterna. A Verona è quindi possibile schierare un Torino votato la gioco d’attacco. Ma tutto sta a stare attenti alle ripartenze in velocità dei padroni di casa per no farsi cogliere troppo sbilanciati in avanti e a non temere eccessivamente la verve degli avversari, che per la verità qualche problema con il gol lo hanno visto che di reti finora ne hanno segnate 14 in quindici partite equamente divise fra casa e trasferta e non si può non notare che viaggiano a una medi inferiore di un gol a gara. Il Torino ha un potenziale, seppur finora non abbastanza sfruttato, superiore per cui è lecito pretendere che domani all’ora di pranzo sia “apparecchiato” in modo da sviluppare il gioco offensivo e che lo concretizzi tornando a casa con i tre punti.