Cinque giorni per invertire la rotta al fine di risalire la china

Ventura dispone di tutti i giocatori, tranne Rodriguez e Larrondo. Più moduli sono possibili per affrontare al meglio il Catania. Domenica granata e rossoazzurri punteranno alla vittoria per scalare la classifica.
19.11.2013 11:28 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Cinque giorni per invertire la rotta al fine di risalire la china
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Torino-Catania è una gara molto importante per i granata e non lo è da meno per i siciliani, poco importa se dopo il match mancheranno ancora venticinque partite alla fine del campionato. Il Torino, che pur ha meno punti di quelli che sarebbe giusto in classifica a causa di torti arbitrali e infortuni ma anche per scelleratezza propria, non vince dall’ormai lontano ventidue settembre e sta scivolando verso la zona calda della classifica. Il Catania è messo anche peggio e su dodici partite ne ha perse sette, pareggiate tre e vinte due, un andamento nel complesso finora deficitario. Quindi è scontato che domenica pomeriggio le due squadre non possano permettersi passi falsi e che l’unico risultato veramente utile sarebbe la vittoria, il pareggio muoverebbe la classifica però non cambierebbe molto la situazione.

 

Ventura si ritrova quasi tutti i giocatori a disposizione, tranne Rodriguez e Larrondo, e già questo è molto positivo visto che l’infermeria da inizio stagione è stata fin troppo affollata. Avere “tanta abbondanza” permette di preparare al meglio la partita con il Catania, anche se non tutti i calciatori sono al top della condizione fisica, perché chi è uscito da poco da un infortunio ha bisogno di un po’ di tempo per rendere al meglio per tutto l’arco dei novanta minuti, però comunque Ventura può seriamente prendere in considerazione più di un modulo, dal 3-5-2 al 4-2-4 passando per il 3-4-3 e 4-3-3 e loro varianti.

 

La difesa del Torino dovrà dimostrare particolare attenzione e non incassare altri gol poiché i diciotto fin qui subiti sono già troppi, mentre centrocampo e attacco avranno il compito di convincere nella proposizione del gioco e di creare occasioni da gol e soprattutto realizzare reti. Possesso palla, essere padroni del campo e tirare verso la porta senza che la palla s’infili nella rete altrui non serve quasi a nulla, al massimo porta al pareggio, ma se poi all’ultimo l’avversario trova la giocata vincente lascia solo rammarico. Il Torino ha dodici punti, alle sue spalle ci sono cinque squadre e l’ultima, il Chievo, ha sei punti ovvero l’equivalente di due vittorie. Il Catania ha nove punti e solo il Chievo ne ha tre di meno, vale a dire una vittoria. La situazione non è assolutamente compromessa né per il Torino né per il Catania, ma oggi granata e rossoazzurri prima di tutto devono guardarsi alle spalle quindi i tre punti sono d’obbligo per entrambi, tutto il resto vuol dire languire nei bassi fondi della classifica, prima si risale la china meglio è.