Che valore ha la vittoria del Torino sulla Roma?
Porsi la domanda “che valore ha la vittoria del Torino sulla Roma?” è tutt’altro che esercizio di retorica, stante l’andamento della squadra di Mazzarri. La domanda comporta più di una risposta. Ha un valore rilevante per il morale tanto più che la vittoria é arrivata dopo la sconfitta con la Spal e la precedente rimonta subita ad opera del Verona. È importante ai fini della classifica perché permette al Torino di restare in scia alle squadre che lottano per un posto in Europa ed essendoci davanti Parma, a una lunghezza, e Cagliari, a cinque, che non sono squadre dal tasso tecnico superiore a quello dei granata c’è la possibilità che siano riacciuffate e magari anche superate, se dovessero commettere qualche passo falso e se al contempo il Torino non gettasse più punti dalla finestra. Ma la vittoria sulla Roma é anche una vittoria effimera, infatti, classifica alla mano se il Torino avesse perso con la Roma, ma vinto con Lecce, Sampdoria, Udinese e Spal avrebbe ben nove punti in più e sarebbe al 6° posto a un solo punto dall’Atalanta che è quinta e a due dalla Roma quarta e non all’8° in coabitazione con il Napoli. In più i granata avrebbero ricevuto meno critiche e l'ambiente sarebbe sereno.
La questione gira proprio tutta intorno all’incapacità del Torino di gestire le partite con le squadre medio-piccole. Con la Roma, che a onor del vero ha disputato una partita al di sotto dello standard delle precedenti, il Torino ha potuto sfruttare gli spazi che hanno lasciato i giallorossi che non si sono chiusi sulla difensiva, mentre le cosiddette medio-piccole difficilmente giocano a viso aperto e questo manda in crisi i granata che non riescono a allargare le maglie degli avversari e se anche fanno possesso palla e pressano hanno difficoltà ad arrivare a concludere la manovra offensiva.
Ora il Torino ha una doppia possibilità da sfruttare: la Coppa Italia dove affronterà il Genoa, già battuto in campionato dove occupa il penultimo posto, e in campionato due gare con squadre alla portata come sono Bologna e Sassuolo. Tre partite che devono concludersi con tre vittorie, senza nulla togliere agli avversari, poiché altrimenti la vittoria con la Roma sarà una delle partite vinte con le cosiddette grandi che, però, è solo servita a gonfiare il petto momentaneamente e oltretutto aumenterebbe i rimpianti perché vincere con le grandi non serve a nulla se si perde o anche si pareggia con le medio-piccole.