Che si pensi al Toro, per piacere. La lite fra Juric e Vagnati è stata “appianata”, ma gli strascichi sono scongiurati?

28.07.2022 07:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata a Waidring Elena Rossin
Davide Vagnati
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Davide Vagnati
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Quando volano parole grosse, anzi grossissime, tra colleghi di lavoro e si sfiora ripetutamente la rissa evitata solo per i ripetuti interventi di una terza persona che sventa che accada tutti ne escono sconfitti e l’episodio è esecrabile. Ieri in quel di Waidring - prima che la squadra granata si recasse a Seekirchen per disputare l’amichevole con l’Apollon Limassol vinta per uno a zero dal Torino grazie a un gol di Sanabria, dopo che dal  60esimo erano entrati i titolari che avevano preso il posto di riserve e ragazzi della Primavera - nel parcheggio dell’hotel che ospita il Torino, è appunto andata in scena la lite furibonda, ripresa da qualcuno da un balcone dell’albergo e poi divulgata e diventata immediatamente virale sui social, tra l’allenatore Ivan Juric e il direttore tecnico Davide Vagnati con il team manager Marco Pellegri che ha dovuto mettersi in mezzo per scongiurare che i due arrivassero a picchiarsi. Motivo del contendere i finora mancati rinforzi, se non i giovani Radonjic e Bayeye più la conferma di Pietro Pellegri, a fronte delle tante uscite di giocatori di livello, Bremer, Belotti, Praet, Mandragora, Brekalo e Pjaca più Pobega tornato al Milan causa il prestito secco, con il mister che durante il ritiro ha dovuto fare di necessità virtù aggregando tanti ragazzi della Primavera e utilizzando calciatori che non rientrano nei piani tecnici.

LA LITE - Vagnati: “Quando vai dal presidente e non mi dici niente mi manchi di rispetto" Juric: "Ma vuole che vai via, vuole che sparisci”. E poi Vagnati: "Non sei un ca**o di nessuno, non mi alzi la voce. Non mi alzi la voce, non mi alzi la voce. Oh, devi avere rispetto. Come ce l'ho io di te, devi avere rispetto, hai capito testa di ca**o. Abbi rispetto di chi difende sempre agli occhi di quel testa di ca**o. E io ti difendo sempre! Testa di min**ia". Juric: "Tu non fai un ca**o, sei un imbecille di me**a. Vattene a cagare, vattene a cagare imbecille, vaffanc**o. Ma quale rispetto? Di te? Non ce l'ho. Pensa a lavorare...".

NON E’ IL PRIMO SCONTRO TRA JURIC E VAGNATI – Già il 17 luglio scorso a Bad Leonfelden direttore e allenatore avevano discusso animatamente sempre a causa del mercato con il mister che era arrivato a dire, come riportato da Tuttosport, provocatoriamente: “Volete che dia le dimissioni, tu e Cairo?”. Ed è dalla scorsa estate, quindi praticamente dal suo arrivo al Torino, che Juric si lamenta che il mercato non è in linea con il progetto e con l’alzare l’asticella.     

 IL REBUS DI CHI HA GIRATO IL VIDEO E LO HA DIFFUSO - Ma chi ha girato il video della lite e poi l’ha divulgato? Di sicuro è stato fatto da un balcone dell’hotel che ospita la squadra e dall’angolazione e dall’inquadratura del parcheggio non serve un detective per capire da quale stanza. Al Torino Fc qualcuno ha indagato e indaga e forse già sanno chi è l’autore del video. E’ evidente che sarebbe molto grave se fosse qualcuno che direttamente o indirettamente fa parte del club poiché accrescerebbe le tensioni che vi sono all’interno. Tensioni che a questo punto sono innegabili.

IN SERATA VAGNATI HA POI “APPIANATO” L’ACCADUTO – Ai microfoni di Sky Sport in serata è intervenuto Vagnati per stemperare la tensione e far rientrare quanto successo.  "C'è stata una discussione, non è una bella cosa da vedere, ma quando due persone ci tengono particolarmente a fare le cose in un certo modo succedono queste cose. Il mister vorrebbe i giocatori il prima possibile e io e la società stiamo provando a fare il meglio possibile in un mercato difficile. Ci siamo abbracciati finita questa lite, ci siamo detti quello che dovevamo dirci, siamo due persone vere. Ripartiremo per fare le cose nel modo migliore possibile, sarà un nuovo punto di partenza. Cercheremo di fare il prima possibile quello che dobbiamo fare". E il dirigente del Torino ha proseguito rispondendo alle domande di chi era in studio. Continuerà a difendere Juric? "Nelle discussioni si dicono anche cose che non si pensavano: al di là di questa lite, è importante capire il perché e il motivo è che vogliamo fare il bene del Torino. Dobbiamo cercare di dargli giocatori prima possibile". Nessuna conseguenza quindi? "La conseguenza è positiva: abbiamo voglia di far bene, il mister ha le sue preoccupazioni e dobbiamo fare prima possibile gli interventi di cui abbiamo bisogno". Cosa aspettarci dal mercato del Toro? "Non è una questione numerica ma anche di qualità, dobbiamo prendere giocatori giusti e che ci facciano fare il salto di qualità. Non saranno dieci, saranno di meno". Denayer è vicino? "Ne stiamo parlando, con lui e con altri giocatori, cercheremo di chiudere il prima possibile e metterli a disposizione del mister in un mercato non semplice". Belotti ancora senza squadra: se lo aspettava? "No, non lo so... mi spiace molto perché Andrea ha fatto davvero bene, ha fatto la storia del Torino. Abbiamo fatto una offerta molto buona e lui ha fatto legittimamente la sua scelta, gli auguro il meglio". Maggiore è il nome su cui state lavorando concretamente? "Sì, ne abbiamo parlato con lo Spezia e abbiamo le idee chiare su quello che dobbiamo fare, abbiamo un allenatore che è molto bravo sul campo e nell'andare a determinare". Perché il vostro mercato è così difficile in entrata? "Diciamo che le difficoltà sono generali: quando cerchi di prendere i giocatori il prima possibile i costi sono molto alti, più ti avvicini alla fine nel mercato e il prezzo diventa giusto. Ora i costi sono molto alti e dobbiamo amministratore bene i soldi, buttarli non è corretto".

GLI STRASCICHI SONO SCONGIURATI? - Per quanto si sia subito cercato di appianare l’accaduto e Vagnati e Juric s’impegnino a passarci sopra o, almeno a voltare pagina, si fa fatica a pensare che non rimangano degli strascichi. Anche le parole dette in un momento di massima rabbia e quando parte il cosiddetto embolo hanno sempre una parte, più o meno grande, di verità. Il presidente Cairo in privato avrà già richiamato all’ordine i due e magari più avanti deciderà il loro destino, ma quanto accaduto dovrà farlo riflettere su come va condotto il mercato e gestito il club perché il danno d’immagine è enorme. E adesso come reagirà la squadra dopo che ha metabolizzato l’episodio? Chi potenzialmente dovrebbe arrivare sarà disposto a rischiare di finire in una polveriera? Il decimo posto dello scorso campionato, dopo due anni di salvezze acciuffate all’ultimo, non può essere gettato alle ortiche. Il bene del Toro deve essere messo al primo posto e viene prima di chiunque.