Centrocampo senza qualità, la grossa sofferenza del Toro di Longo

Il Toro attuale paga ancora le scelte dell'ex tecnico Walter Mazzarri, soprattutto in un centrocampo voluto colpevolmente disossato ma soprattutto carente di qualità necessarie ad un gioco propositivo come in carriera ha dimostrato di voler applicare Moreno Longo. La mediana, per giunta priva di Daniele Baselli e dunque composta di tre soli elementi e rotti (vale a dire i Primavera), è stata costruita all'unico scopo di distruggere il gioco avversario, ma la fase di costruzione, già dai tempi di Mazzarri, quasi non esisteva, con un Toro che troppo spesso viveva di exploit e non certo dei centrocampisti.
Oltre che a livello numerico, dunque, leggendo altre rose sorge il forte dubbio che l'attuale centrocampo granata sia tra i meno dotati di tutta la Serie A, comprese alcune squadre già prossime alla retrocessione (si legga Tonali del Brescia, per esempio): manca un regista, di cui si potrebbe anche fare a meno, ma soprattutto mancano elementi capaci di calciare da fuori area (come invece hanno Cagliari, Udinese e Lazio, per fare degli esempi recenti), ed altri abili negli inserimenti (in cui troppo spesso è De Silvestri il candidato a provarci). E queste assenze, francamente, non sono tralasciabili.
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