Cairo: “Non ci sono trattative per Belotti e Barreca non me l’ha chiesto nessuno”
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, arrivato a Bormio per assistere all’amichevole con l’Olginatese e salutare la squadra e mister Mihajlovic ha parlato del mercato e in particolare di Belotti. Ecco che cosa ha detto:
A Bormio come ha trovato l’ambiente e la squadra?
“Bene, ho trovato un ambiente molto positivo ci sono tanti tifosi contenti e felici di vedere il Toro e direi bene anche la squadra. Quella di oggi è stata una partita che può essere definita d’allenamento, di ripresa della velocità e del ritmo per cui non è commentabile dal punto di vista tecnico, per altro qualche cosa di carino si è visto. Direi bene, ho visto buone cose, siamo all’inizio e sono partite che si fanno per riprendere un certo ritmo. Il clima è splendido, l’ambiente è bellissimo, c’è ottimismo, c’è positività e i tifosi sono contenti, quindi, dobbiamo proseguire su quest’onda positiva”.
Ci spiega la situazione Belotti? Come sta il ragazzo?
“Come sta non lo so perché non gli ho ancora parlato, ma in campo l’ho visto molto bene. La situazione è semplicissima: noi abbiamo un giocatore con il quale abbiamo rinnovato il contratto il 4 dicembre scorso e c’è, quindi, un contratto con lui. Indipendentemente dal rinnovo e dalla clausola se anche non si fosse fatto il rinnovo oggi avremmo un giocatore che starebbe con noi fino al 2020. Con Belotti abbiamo un rapporto eccellente, ha avuto due anni molto belli al Toro, la stagione scorsa è stata eccellente, ha segnato ventisei gol e con questo è diventato un polo d’attenzione per tutti, e in quella precedente aveva disputato un girone di ritorno strepitoso. E’ un giocatore che ha fatto benissimo con noi e deve e può rimanere, a meno che qualcuno arrivi dall’estero e paghi la clausola da cento milioni per comprare il cartellino. Diversamente non c’è altro da dire. Tutti questi che dicono “Ci piace Belotti” … anche a me piacciono tante cose ma non per questo prendo tutto ciò che mi piace, sto nel mio. Non vedo il tema”.
Qualcuno ha bussato alla sua porta con soldi inferiori alla clausola?
“Io le trattative se ci sono … ma non ci sono trattative perché c’è una clausola. Se uno sa che c’è una clausola arriva e la paga e a quel punto se il giocatore vorrà andare nella squadra che vorrebbe pagare la clausola allora l’accordo va fatto ed io non posso dire nulla perché la clausola è un impegno che ho preso anzitempo con il giocatore per avere un allungamento del contratto fino al 2021 e non più il 2020 ed io ho dato un incremento dell’ingaggio e Belotti ha avuto la clausola che significa che se qualcuno arriverà e la pagherà io sarò costretto a cederlo all’estero. Non ho fatto trattative con nessuno”.
Ha specificato all’estero, ma in Italia?
“Tecnicamente in Italia non sarebbe vendibile perché la clausola vale per l’estero e al momento non ho intavolato trattative con nessuno. Qualcuno dice che sono a Bormio per incontrare il giocatore, ma lo vedrò a cena con tutta la squadra e, quindi, incontrerò anche lui. Mi fa piacere vederlo poiché è un giocatore al quale voglio bene e devo anche dargli il regalo di nozze. Lo vedrò, ma non devo parlare con lui, non abbiamo cose particolari da dirci. Il giocatore è nostro fino al 2021 e lo sarebbe stato fino al 2020 indipendentemente dalla clausola o altro. Questo è quanto”.
Non si aspetta di dover fare questa sera a cena chissà quale opera per convincerlo a restare?
“Ma no, anche perché parliamo di persone che hanno rapporti e che hanno stipulato accordi consenzienti. Dico sempre che mi piacerebbe che fosse motivato, ma lo dico perché a me piace in generale che nelle mie aziende ci siano persone motivate e comunque sia a volte si dice che si vuole che una persona resti ancora per tutto quest’anno e poi chissà anche di più per andare al Mondiale e disputare un grande campionato”.
Vede Belotti motivato?
“L’ho visto motivato in campo. Non gli ho parlato, ma mi ha stretto la mano motivato e per il resto gli parlerò, capiterà di parlarci come con tutti gli altri giocatori”.
Chiariamo la stretta di mano, perché su internet già girano voci che la stretta di mano non fosse stata particolarmente calorosa. Che sensazione ha avuto?
“Ma voi siete matti, è stata una stretta di mano normalissima, affettuosa come sempre”.
Quanto peserebbe la volontà di Belotti di andare via a prescindere dalla clausola?
“E’ un nostro giocatore, abbiamo un contratto con lui fino al 2021, gli vogliamo bene e tutti i tifosi del Toro gli vogliono bene, quindi, penso che Belotti possa tranquillamente rimanere al Toro”.
Lo lascerebbe andare se lui glielo chiedesse?
“Lo lascerei andare? Ma dove deve andare Belotti? Sta benissimo qua, deve fare un grande campionato con noi e un grande Mondiale, a meno che qualcuno arrivi e paghi la clausola. Allora sarebbe diverso, ma anche se non ci fosse la clausola sarebbe stato con noi fino al 2020. Non cambia nulla, questa clausola ha reso Belotti famoso in tutto il mondo, infatti, ovunque vado in Italia e all’estero mi chiedono se vendo Belotti, anche in Spagna. Speravo di essermi tolto da queste domande, ma anche in Spagna mi chiedono se lo vendo, però, il non voglio venderlo anche se c’è la clausola. Se qualcuno pagherà i cento milioni allora sarò obbligato a venderlo sempre che lui voglia andare altrimenti lo terrò volentieri”.
Lei è stato chiaro, ma manca altrettanta chiarezza da parte di Belotti. Lei ha fissato un tempo entro quale il giocatore dovrà fare chiarezza?
“Direi di no, nel senso che il giocatore non deve dire nulla. Lui sa che è un nostro giocatore, è contento di stare al Toro e non deve dire che sta volentieri perché lo dimostra tutti i giorni allenandosi e giocando bene e facendo gol. Lo dimostra anche firmando autografi con molto trasporto e facendo le foto con i bambini. Non deve dire nulla perché dice tutto con il suo modo di essere e lo fa in modo strepitoso”.
Si parla di contatti che ci sono stati fra Belotti e il Milan, ha avuto segali in merito?
“Io non ho notizia di questi contatti e non credo che ne abbia avuti perché sarebbe una cosa non corretta da parte del Milan e non credo che il Milan di comporti scorrettamente, avendo richiesto correttezza in altre occasioni”.
Paletta e Niang sono due obiettivi a prescindere?
“A me non piace che gli altri parlino dei miei giocatori e, quindi, non parlo dei giocatori altrui. Non credo sia una bella cosa. Quando faremo operazioni … Abbiamo mai parlato di Berenguer prima di concludere? No, ma lo abbiamo preso. Non si deve dire che cosa si vorrebbe fare, lo si fa se si è disposti a pagare il prezzo che chiedono e se il giocatore che si vuole ha piacere di venire e poi si deve essere un po’ veloci a concludere”.
Sono arrivati Sirigu e Berenguer e alla fine dello scorso campionato Lyanco e Milinkovic-Savic , sono rientrati i giovani che erano andati a farsi le ossa altrove, ma per una squadra competitiva che punta all’Europa League quanti altri giocatori servono?
“Avevo detto la settimana scorsa al Filadelfia che dovevamo prendere qualche cosa davanti, vuol dire magari ancora un altro attaccante, piuttosto che qualche cosa in mezzo al campo e in difesa. Abbiamo preso Berenguer e quindi ne mancano tre”.
Si parla di una richiesta della Roma per Barreca in proposito che cosa può dire?
“Non ho parlato con nessuno e non mi hanno mai chiesto Barreca, non ho avuto nessun tipo di richiesta per lui”.
Falque, Ljaijc, Berenguer e Belotti sarebbe un bel vedere?
“Altroché, è la cosa per la quale lavoro. In realtà non devo neppure lavorarci perché li abbiamo. Abbiamo già lavorato (ride, ndr). E’ un attacco stellare”.
Tornando a Belotti, la data per porre fine alla questione scade oggi ?
“Non c’è da fissare una data perché c’è la clausola che è un impegno che ho preso con lui, come ho spiegato prima, e altro non c’è. Non devo dire altre date. Se qualcuno arriva e paga la clausola a quel punto la data è i 31 agosto. Ma non so se pagheranno la clausola e se non lo faranno io mi tengo il giocatore”.
Si stupirebbe se Belotti le chiedesse di essere ceduto?
“Sì, mi stupirei. Non credo che lo dirà mai”.
I cento milioni della clausola valgono per l’estero, ma per l’Italia la cifra non è chiara. Qual è?
“E’ un po’ più alta (ride, ndr)”.
Sarebbe copribile da contropartite tecniche?
“E’ l’emissario di qualcuno? (ride, ndr). Non faccio trattative di questo genere”.
Con l’Olginatese nel primo tempo in campo sono andate le riserve mentre nella ripresa i titolari, il gap che c’è fra i due gruppi è ancora notevole da colmare.
“Diciamo che abbiamo molti giocatori che devono ancora arrivare, mancano Barreca, Benassi e Lukic e nel primo tempo in campo mancavano giocatori importanti, quindi non è indicativo. E comunque ho detto che volgiamo prendere ancora tre giocatori”.
Titolari o riserve?
“Lo decide il mister non sono io che faccio la formazione”.
La difficoltà maggiore è sfoltire la rosa?
“Non credo che ci sia ancora molto da fare, ci sono due-tre giocatori da piazzare”.
L’incontro con Preziosi al mare è stato proficuo?
“Non ero al mare, ero in montagna”.
C’è una foto che vi ritrae in costume da bagno.
“Ah sì, non l’ho vista (ride, ndr). In costume? Forse era dell’anno scorso”.
Siete tornati in buoni rapporti lei e Preziosi?
“Siamo in buoni rapporti”.
Sul Filadelfia finalmente c’è un accodo.
“Sono contento. Era nelle cose e mi fa molto piacere”.