Cairo: "Con una media di 2,5 punti a partita, vorrebbe dire chiudere a 84: bene!"
Mai dire fuga. E lo dice a pieni polmoni il Presidente Cairo. "Più quattro dalla Reggina e più cinque dal Lecce, le concorrenti più accreditate per la promozione? Significa poco, a questo punto del campionato" spiega il numero 1 granata "però è sempre meglio stare davanti a loro. I valori veri verranno fuori più avanti, la cosa più importante adesso è fare punti. Abbiamo una media di 2,5 a partita, cerchiamo di mantenerla. Anche due andrebbero bene, significherebbe chiudere a quota 84. Non sottovalutiamo nessuno, ma siamo consapevoli dei nostri mezzi. A Salerno andiamo per giocare una grande partita e vincere".
Il Toro esalta gli animi, ma Cairo resta con i piedi per terra. "Fa piacere riscoprire il calore della gente, qualcuno ci paragona alla squadra che quasi vent’anni fa in B dominò il campionato, e poi in serie A due stagioni dopo arrivò in finale Uefa e poco dopo conquistò la coppa Italia. E’ un onore il confronto, speriamo di essere all’altezza, sarei felice di ripetere quel cammino".
Era l’ultimo Toro vincente, anche nei derby. Quest’anno per forze di causa maggiore la stracittadina non ci sarà, ma i granata hanno già battuto la Juventus nei numeri delle presenze allo stadio. Gli spettatori di Torino-Empoli, per l’esordio casalingo, sono stati mille in più (18.606 contro 17.512) rispetto alla partita dei bianconeri in Champions contro il Bordeaux: l’amore di Torino per la squadra di Colantuono non ha confini. "E’ la dimostrazione che i nostri tifosi sono unici per passione e partecipazione. E presto il Toro sbarcherà anche nelle scuole: voglio sempre più under 16 allo stadio. Sono loro il nostro futuro". Parole sante.