Cairo compri e Ventura valuti e utilizzi al meglio i giocatori

Cairo a gennaio prenderà due attaccanti e si spera anche almeno un centrocampista. Ventura deve mettere giocatori come Quagliarella e Amauri nella condizione di pensare solo a segnare e ricordarsi che in rosa ha Farnerud.
17.12.2014 13:07 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Cairo compri e Ventura valuti e utilizzi al meglio i giocatori
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

In casa Torino il mercato lo fanno in tre: Cairo, Petrachi e Ventura. A dirlo è stato lo stesso Cairo alla consegna dei premi Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) che non ha mancato di sottolineare che il parere dell’allenatore è molto importante e poi ha aggiunto una specifica tutt’altro che secondaria “Se abbiamo riscattato Barreto è perché ce lo aveva chiesto Vetntura e Larrondo è rimasto perché l’ha voluto l’allenatore”. Di fatto il presidente ha smentito l’allenatore che in più di un’occasione ha eluso le domande sul mercato adducendo la scusa che di acquisti se ne occupa la dirigenza, quasi a volersi chiamare fuori dalla scelta dei giocatori. Ora tutti sanno che Barreto è finito ai margini della rosa dopo una lite proprio con Ventura e Larrondo, pur con l’attenuante degli infortuni, quando è stato chiamato in causa ha convinto poco, quindi Ventura, come giustamente e comunque con un certo garbo Cairo ha puntualizzato, ha sbagliato a valutare i due attaccanti.
 

 

Per carità tutti sbagliano, ma l’allenatore in questi due casi non ha nessuna attenuante perché Barreto lo aveva già ai tempi del Bari dove aveva fatto benissimo, però quel bel periodo era già finito quando il 17 gennaio 2013 è approdato al Torino e Ventura sapeva che nelle precedenti due stagioni nell’Udinese il suo pupillo aveva giocato pochissimo a causa di infortuni e di esclusioni tecniche da parte di Guidolin. L’arrivo in granata di Barreto non è servito a farlo tornare quello dei tempi di Bari, quindi un allenatore dall’esperienza di Ventura doveva accorgersi che il giocatore non era più lo stesso e non chiedere alla società di riscattarlo in estate.
Per quel che riguarda Larrondo il discorso non è poi così differente perché prima di approdare in granata l’attaccante non aveva disputato campionati di grande livello neppure nel Siena o che facessero pensare che potenzialmente potesse diventare un bomber di razza. Nel 2010-2011 in serie B aveva realizzato sei gol andando in campo ventisette volte per un totale però di 1073 minuti, la stagione successiva in A una sola rete e quattordici gettoni di presenza collezionando 254 minuti, nel campionato 2012-2013 prima la squalifica che gli ha impedito di giocare nelle prime tredici partite poi il passaggio alla Fiorentina nel gennaio 2013 che lo aveva prelevato in prestito oneroso e a fine stagione lo aveva rispedito al mittente, in totale l’argentino aveva giocato dieci volte (345’ minuti) e segnato due gol. Infine il 30 luglio dello stesso anno è stato acquistato in comproprietà dal Torino, ma nella stagione scorsa l’infortunio al piede prima e quello all’adduttore destro in seguito praticamente gli hanno fatto perdere un campionato, al termine in campo era andato cinque volte per 160 minuti ed era riuscito a segnare una sola volta nell’ultima gara con la Fiorentina. Quest’estate l’acquisto a titolo definitivo, ma altri infortuni e acciacchi gli hanno permesso di mettersi in mostra cinque volte in campionato (279 minuti) e sei in Europa League (286 minuti) e segnare due reti nella prima partita europea al Brommapojkarna poi più nulla ed ora è sul mercato. Anche nel caso di Larrondo Ventura non ha capito che non poteva neppure rappresentare un alternativa agli attaccanti titolari.
Per essere onesti intellettualmente la colpa non è esclusivamente di Ventura perché anche Cairo e Petrachi avrebbero dovuto dire all’allenatore che questi due giocatori non facevano al caso del Torino e di conseguenza consegnare al mister altri due elementi di suo gradimento.

 

Con il Torino impegnato su tre fronti, Europa League, Coppa Italia e campionato, a gennaio Cairo non solo dovrà prendere due attaccanti, come ha detto, ma non può esimersi dal prendere anche almeno un centrocampista perché la squadra dopo quindici giornate è a due punti dal terz’ultimo posto, occupato dal Cagliari con dodici punti, e se non si corre in fretta ai ripari la situazione che è già difficile si farà altamente critica. Non basterà consolarsi dicendo che i granata sono ai sedicesimi di finale d’Europa League, perché la prossima stagione il Torino non troverà posto in nessuna competizione internazionale e allora l’esserci tornato dopo vent’anni sarà stata solo un’illusione, che non diventi l’ennesima per i tifosi che già troppo hanno patito e non vogliono assolutamente tornare a parlare di serie B.
Nel frattempo Ventura prepari al meglio la partita con il Genoa tenendo conto che Quagliarella non può essere sfiancato costringendolo ad andare a recuperare palloni giocabili a centrocampo e Amauri non può fare il difensore aggiunto per conservare lo zero a zero, i due sono attaccanti e devono essere utilizzati come tali, quindi il gioco deve creare per loro le occasioni per segnare. Se poi El Kaddouri non è in un momento positivo e con l’Empoli ha fornito l’ennesima prova molto al di sotto delle sue capacità e delle aspettative in rosa c’è Farnerud che ha smaltito il grave infortunio e che sicuramente in campo non fa peggio del belga-marocchino, magari, ed è tutto da dimostrare, ha colpi un po’ meno di qualità, ma sicuramente offre maggiore continuità di rendimento e perde meno palloni nei passaggi e sa innescare le punte e andare lui stesso in gol. A ognuno il suo compito: Ventura faccia il suo e Cairo pure, se entrambi agiranno al meglio il Torino si allontanerà dalla zona retrocessione, questo è poco ma sicuro.