Cairo: “Emozioni, 48 punti, gol di Immobile e Cerci, più di così ….”
Il presidente del Torino è molto contento per la vittoria sul Genoa, ma non vuole parlare di Europa League anche se ritiene fondamentale continuare già con la Lazio a fare punti. Non si è sbilanciato sul futuro di Cerci e Immobile, ma ha ribadito che vorrebbe che entrambi restassero al Torino se anche i giocatori lo vorranno. Cairo ha elogiato Gazzi definendolo eccezionale. Sulla ricostruzione del Filadelfia ha spiegato che si fanno passi avanti anche con la donazione del progetto che ha fatto nei giorni scorsi.
Da quando è presidente del Torino forse non ha mai vissuto un finale di partita così emozionante e per di più positivo, vero?
“Sì emozioni forti, ma in genere erano emozioni forti al contrario e magari si perdeva la partita al novantaduesimo invece oggi la vittoria è stata fortissimamente voluta fino all’ultimo istante, infatti, ho visto che subito dopo il pareggio la squadra ha immediatamente rimesso in gioco il pallone e i giocatori come falchi rapaci hanno riconquistato subito la palla per riuscire a fare un altro gol nel pochissimo tempo che restava e così è stato. Quindi devo dire che è stata veramente una partita fantastica, fino all’ottantacinquesimo si era disputata una gara tutto sommato in cui non c’era una netta prevalenza di una squadra sull’altra, forse un po’ di più il Toro, però poi negli ultimi sette minuti abbiamo visto qualche cosa di bellissimo con emozioni incredibili e una vittoria stra-meritata con una classifica che ci vede a quarantotto punti e con i gol realizzati da Immobile e Cerci, i nostri due bomber. Immobile è capocannoniere e abbiamo la coppia di attaccanti, Cerci e Immobile, più prolifica del campionato, meglio di così …”.
E sabato ci sarà lo scontro diretto con la Lazio.
“Esattamente, sabato prossimo la gara con la Lazio a Roma sarà una partita importante e poi ne mancheranno ancora altre quattro, però certo quella è già una gara fondamentale, quindi dovremo prepararla molto bene, ma credo che sarà così. Non ci sarà Cerci (ammonito sarà squalificato per un turno, ndr), ma c’è una squadra, è vero che Cerci è un giocatore importante e ha dato con tredici gol e tanti assist un contributo fondamentale, però abbiamo una squadra che ha dimostrato che ha dei valori e quindi direi che dobbiamo giocarcela alla grandissima cercando di dare veramente il meglio. Con la Lazio sarà un appuntamento importante e lo prepareremo sicuramente bene”.
Due partite fa ha parlato di un mini torneo per questo finale di stagione, questo avvio è stato assolutamente positivo.
“Sì, avevo parlato di un mini torneo di sette gare, due le abbiamo disputate facendo bottino pieno con sei punti conquistati, ne mancano cinque quindi evidentemente il mini torneo continua e per la prossima sabato a Roma con la Lazio cerchiamo di fare il meglio possibile”.
Possiamo dire che a questo punto l’obiettivo si è spostato ed è l’Europa League?
“Non dico la parola, non lo faccio non per chissà quale motivo, ma perché, secondo me, è importante concentrasi su ogni singola partita e avere interesse a questo mini-torneo che i ragazzi hanno preso veramente sul serio. Per cui non parliamo di una parola vuota o piena, la parola in sé non vuol dire nulla quello che conta è come ci si arriva, come si disputano le partite, non è l’obiettivo in sé che conta, ripeto, l’importante è come si arriva all’obiettivo, conta il percorso. Credo, quindi, che si debba continuare in queste cinque partite mancanti a giocare così come si è fatto oggi negli ultimi minuti o anche a Catania con la voglia di vincere”.
La gioia che oggi hanno provato i tifosi era tanta e sarà difficile pensare a un Torino senza due giocatori come Cerci e Immobile, ci sono delle novità sul rinnovo del contratto di Alessio e sulla comproprietà con la Juventus di Ciro?
“Non ci sono novità perché non ci siamo ancora incontrati, ci vedremo, io non voglio anticipare nulla perché non avendo parlato con loro credo che sia giusto aspettare di incontrarci, ragionare e parlarci. Cerci è un nostro giocatore e vediamo, ho già detto tante volte di entrambi quello che penso, farò di tutto per tenerli così come tutta la squadra e arricchirla possibilmente, intanto riscattando i giocatori perché ne abbiamo alcuni che sono in questa situazione, poi migliorando la squadra se possibile in quegli apetti che si possono migliorare”.
C’è la sensazione che la base sia buona per il futuro ed essendoci anche dei giovani ci sono margini di ulteriore miglioramento?
“L’obiettivo è questo: possibilmente rinforzare la squadra e non certo indebolirla e poi è fondamentale che i giocatori che ci sono e che vorremmo tenere abbiano la stessa voglia, quindi che desiderino rimanere con noi, perché se non ce l’hanno è evidente che è inutile tenere un giocatore che non vuole stare”.
Vuole dire qualche cosa su Gazzi che oggi quando è entrato ha fatto bene e che sta passando una stagione decisamente non semplice?
“Mi fa piacere rispondere a questa domanda perché è un giocatore veramente eccezionale che ha avuto un inizio di stagione travagliato per motivi diversi (la squalifica per i fatti avvenuti quando era a Bari, ndr), però ha continuato a lavorare con grande impegno e in un ruolo e in un modulo di gioco che non esaltano le sue qualità, ma quando entra, come oggi, dà un contributo essenziale e importante. Oggi in venticinque-trenta minuti ha fatto qualche cosa di notevolissimo, è un ragazzo eccezionale, è veramente uno dei ragazzi più professionali che abbia mai conosciuto, per cui devo fargli i complimenti”.
Con qualche giorno di anticipo sulla Pasqua ha fatto un regalo ai tifosi relativo al Filadelfia comprando e donando alla Fondazione il progetto preliminare, quindi altri passi avanti per la ricostruzione?
“Beh sì, ma non soltanto io. Io faccio la mia parte e la Fondazione mamma Cairo partecipa e ha voluto fare una cosa in più per sveltire l’iter: ha acquistato il progetto dagli architetti per poterlo regalare alla Fondazione Filadelfia ed evitare di avere un lasso di tempo per i bandi che avrebbe fatto perdere alla ricostruzione del Filadelfia cinque mesi. Per cui direi che in questo caso con la Fondazione mamma Cairo siamo riusciti a recuperare cinque-sei mesi che altrimenti avremmo perso, in questo senso è un piccolo regalo, una sorpresa nell’uovo di Pasqua per il tifoso granata”.