Cairo a La Stampa: " Non ho niente da dire sulle indagini"
Il quotidiano La Stampa ha raggiunto telefonicamente il presidente Cairo per parlare delle insinuazioni fatte riguardo alle dimissioni di Foschi e alle presunte scommesse. Girano strane voci su Torino-Crotone, le ha sentite? "Non ho niente da dire. Ho parlato con Valentini, il direttore generale della Federcalcio, e mi ha detto che al momento non c'è alcuna inchiesta in corso. E comunque credo che non ci sia nulla di vero". Il rapporto con Foschi: perché è finito? "È una decisione personale. Non è la prima volta che Foschi vuole andarsene, è già successo altre tre volte. Diciamo che non abbiamo avuto molta fortuna". Quanto conta il fallimento di Colantuono nell'addio del ds? "Nulla. Lui era d'accordo a cambiare, era il primo a non vederlo più motivato". Certo, l'arrivo di Petrachi non è stata proprio un'apertura di credito nei confronti di Foschi "Io sono abituato ad avere più collaboratori intorno. Mi è sempre stato rimproverato di avere una società troppo snella, Petrachi è stata la prima mossa di senso opposto. Evidentemente Foschi ragiona più all'antica". Perché è fallito il recupero di Di Michele? "Dovreste chiederlo a lui. È partito bene, poi si è avvitato su se stesso".