Boyè, Milinkovic-Savic e Damascan, tre esuberi da sistemare
Ottenuti i primi acquisti conditi dal ritorno di Iago Falque e da quello gradito di Jacopo Segre (oltre ad Alessandro Buongiorno ed Alessandro Fiordaliso, destinati però ad un nuovo prestito), il diesse Davide Vagnati deve ora fare i conti con alcune uscite, e non solo quelle eccellenti necessarie a coprire certe spese. Qualche denaro liquido potrebbe arrivare anche da tre calciatori di rientro dai rispettivi prestiti all'estero, entrambi non aggregati al gruppo e sui cui la società potrebbe provare a monetizzare, anche se non parliamo di cifre particolarmente elevate.
Il primo è il portiere Vanja Milinkovic-Savic, che aveva illuso nella partita di Coppa Italia vinta in casa della Roma salvo poi deludere ogni tipo di aspettativa con Spal, Ascoli e Standard Liegi. Poi c'è Lucas Boye, la delusione maggiore in casa Toro: per lui non arriva il riscatto del Reading, come accaduto l'anno prima con l'AEK ed il Celta Vigo. Infine il moldavo Vitalie Damascan, autore di un bel campionato in Olanda tra le file del Fortuna Sittard, e paradossalmente quello su cui si potrebbe incassare di più.
Costati complessivamente più di sei milioni di euro, tutti acquistati da Gianluca Petrachi, nei primi due casi è praticamente certa la minusvalenza (difficile anche solo arrivare a due milioni di euro per il portiere e l'esterno offensivo), oltretutto sarà pure complicato trovar loro una sistemazione adeguata non essendo giunte richieste per i rispettivi cartellini. Mentre Damascan potrebbe invece vantare mercato ancora nell'Eredivisie, ma nel caso, considerato la stagione con sei reti all'attivo in diciannove presenze (fermo per un mese per infortunio, poi il campionato è stato sospeso), è più probabile che si proceda nuovamente per un prestito al fine di capire se sarà possibile intravedere una crescita significativa.