Bovo: “Vogliamo passare il turno in Europa League a tutti i costi”
Il difensore pensa che sia presto per valutare se la squadra di quest’anno sia più o meno forte di quella dello scorso anno, ma assicura che tutti vogliono essere migliori e stanno lavorando per far sì che questo accada Sul fatto se Cerci resterà o andrà via non si sbilancia.
Quali sono le possibili insidie della gara d’Europa League che disputerete fra dieci giorni?
“Non sottovalutare mai l’avversario, perché tutte le partite sono difficili e non si vincono mai sulla carta. In questo momento noi siamo nel pieno della preparazione e magari l’altra squadra ha già iniziato il campionato da quindici giornate e sicuramente avrà una condizione migliore. Noi, però, stiamo lavorando dal trenta giugno per superare questo primo obiettivo che è fondamentale e vogliamo superarlo a tutti i costi, le insidie ci sono, ma bisogna superarle, sia quelle relative alla condizione sia altre, e possiamo riuscirci con la voglia e con quello che riusciremo a fare in campo”.
Quanto può incidere giocare in Europa il giovedì e la domenica in campionato?
“Sarà un impegno duro, ma credo che la società e gli addetti ai lavori abbiano improntato la preparazione in modo tale da permetterci di stare bene tutto l’anno. Sicuramente le partite saranno tante, però giocando la condizione arriva, abbiamo una rosa ampia e questo è importante”.
C’è stata la prima defezione in difesa con l’infortunio di Maksimovic, ma con l’arrivo anche di Darmian e dei nuovi il reparto ha una struttura ben delineata e solida, concorda?
“Sì, la base è solida e dopo la stagione scorsa c’è già un blocco importante anche sotto l’aspetto della mentalità e di quello che vuole l’allenatore. Purtroppo c’è stato l’infortunio di Maksi, che per me è una perdita importante, però abbiamo giocatori di valore e con il ritorno di Darmian si riuscirà a superare qualsiasi tipo d’infortunio e in qualsiasi ruolo. La base è di livello e penso che sia un buon punto di partenza perché dobbiamo continuare a migliorare quello che abbiamo fatto lo scorso anno che era già positivo”.
In attacco state cambiando un po’ il modo di giocare con le due punte più vicine, questo può in minima parte modificare anche il gioco difensivo, anche se in questi primi allenamenti non è sembrato?
“In questo momento le variazioni sono più per gli attaccanti che giocano più vicini e questo è diverso rispetto alla stagione scorsa, anche, credo, per le caratteristiche dei nuovi arrivati. Per noi difensori c’è sempre la stessa tipologia di gioco e la medesima mentalità, che è quella del nostro allenatore ed è giusto che rimanga invariata. Ripeto, la variante è nel gioco in attacco, ma per noi non cambia nulla”.
Che impressione le ha fatto Jansson?
“Per ora abbiamo giocato veramente poco e solo in amichevoli, è un ragazzo giovane che ha un fisico incredibile. Per ora si è visto poco perché abbiamo fatto solo lavori fisici, ma ho notato che oltre al fisico ha una buona tecnica e questo per noi è fondamentale poiché nel nostro modo di giocare il difensore deve avere voglia e capacità di giocare il pallone”.
I vostri avversari in Europa League dovrebbero essere gli svedesi del Brommapojkarna, Jansson li conosce bene: vi ha parlato di loro o voi avete chiesto a lui informazioni?
“Poco perché ancora lui non parla benissimo l’italiano ed io non sono molto bravo con l’inglese, ma sappiamo che è una squadra che gioca palla a terra e tiene i ritmi molto alti e giocano in uno stradio piccolino e con il campo in erba sintetica. Il fatto che si potrebbe giocare sull’erba sintetica è un’altra insidia per noi perché non siamo abituati a giocare su campi sintetici, però non abbiamo ancora parlato molto degli avversari perché deve essere disputata la gara di ritorno, quindi non sappiamo con certezza chi dovremo affrontare”.
I risultati che avete ottenuto lo scorso anno sono stati superiori alle previsioni, per questa stagione quali obiettivi avete?
“La convinzione di fare bene c’è perché veniamo da una stagione positiva che ci ha dato anche più fiducia e autostima. La squadra è rimasta pressoché la stessa, quindi c’è la voglia e la mentalità di continuare a migliorarci e i nuovi che sono arrivati, oltre a essere ragazzi bravissimi, sono, a mio parere, giocatori importanti. Dopo le prime difficoltà che possono essere rappresentate dalla lingua tutto verrà di conseguenza, bisogna solo continuare a lavorare e cercare di raggiungere il prima possibile ciò che ci chiede l’allenatore”.
I tifosi si aspettano da voi che almeno ripetiate i risultati ottenuti il campionato scorso. Basandosi sulla sua esperienza questa squadra ha un tasso qualitativo superiore a quella della scorsa stagione oppure è equivalente?
“(Sorride, ndr) Non saprei, è appena iniziata la stagione e abbiamo trascorso venti giorni in ritiro. Sicuramente i nuovi arrivati sono giocatori importanti e hanno ottime qualità, però penso che si debba aspettare per capire se saremo migliori o peggiori rispetto all’anno scorso. Noi vogliamo essere migliori e stiamo lavorando per far sì che questo accada. Parlarne adesso è troppo presto”.
Con lei, Moretti, Molinaro, Nocerino e Quagliarella, oltre a Darmian e Cerci che hanno accumulato esperienza con la Nazionale a prescindere dai risultati dell’Italia, è stata aumentata la personalità del Torino?
“Sì, oltre a prendere giovani stranieri sono arrivati giocatori con esperienza importante come Nocerino, Quagliarella e Molinaro e sappiamo benissimo quello che possono darci. Questo è molto importante soprattutto perché giocheremo tante partite e ci sarà bisogno d’esperienza e di capire bene le situazioni e i momenti. La stagione sarà lunghissima e dura di conseguenza è importante avere giocatori esperti. Credo che Cerci e Darmian abbiano meritato sul campo di andare al Mondiale e sono contento per loro, dispiace per com’è andata per l’Italia, però a me ha fatto piacere vedere tre miei compagni, uno non più (Immobile, ndr), che sono riusciti a conquistare la maglia azzurra con quello che avevano fatto durante la stagione”.
Cerci e Darmian sono arrivati in ritiro ieri sera, avete detto loro qualche cosa? Soprattutto a Cerci che è circondato da tante voci di mercato?
“Le questioni di mercato le deve vedere lui, io non so. Sono arrivati ieri sera e ci siamo salutati e basta, da oggi staremo tutto il giorno insieme e ci sarà modo di parlare e di scherzare. Il mercato è una questione personale, se rimane siamo tutti contenti perché è un giocatore di qualità altissima e che ci può dare una grande mano come aveva fatto l’anno scorso, ma deve essere lui a decidere in base a quello che vuole”.