Bianchi, perchè è servito lottare

13.09.2011 15:28 di  Marina Beccuti   vedi letture
Bianchi, perchè è servito lottare
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Ieri sera Bianchi ha dato la vittoria in extremis al Toro, praticamente a tempo scaduto. Una botta di c. verrebbe da dire, perchè effettivamente il Torino nel secondo tempo non ha fatto granchè per vincere, così il Vicenza, tanto da pensare che alle due squadre andasse bene il pareggio a reti bianche. Ma avere un giocatore che fa la differenza serve, perchè al momento opportuno sa sempre risolvere le situazioni e se il Toro è rimasto in testa alla pari con Padova e Brescia il merito è "anche" del capitano (che tra l'altro ha scheggiato la traversa per un quasi gol che poteva essere da cineteca). In effetti sarebbe riduttivo dire e pensare che è solo merito di Bianchi questa vittoria, perchè va diviso tra la squadra, ma soprattutto con Ventura, che ha saputo creare un gruppo senza mettere nessuno sul piedistallo, nemmeno Rolandinho. E' vero i campioni vanno sempre coccolati perchè altrimenti si annichiliscono, ma senza creare invidie che alla fine dividono e non fanno bene al gruppo.

Ventura sta plasmando un giocatore nuovo, che si mette meglio al servizio della squadra e riesce anche a fare colpi di tacco di pregio, sia come assist che come tiri in porta. Mister libidine ha esperienza, non lo scopriamo di certo ora, ha un modulo e Bianchi, per come giocava prima, non ne era molto adatto, ma visto che serve, è amato e fa la differenza entrambi, lui e Ventura, si sono venuti incontro per il bene del Toro e questo ha fatto sì che Cairo si decidesse a tenerlo e a rifiutare la proposta del Parma, che tra l'altro non era nemmeno troppo allettante.

Chi si è battuto per tutta l'estate perchè Bianchi restasse, prendendosi anche insulti e critiche da chi la sa sempre lunga, ora può dire che l'ha fatto per il bene del Toro, che non ha senso mettere di mezzo la prestanza fisica (del genere sono donne e lo amano perchè è bello, tanto per intenderci) ma solo il fatto che il Toro, vendendo il capitano, avrebbe perso il suo valore aggiunto, anche a livello umano. E Bianchi alla fine della stagione, grazie alla cura Ventura, sarà un giocatore che ha aumentato il suo valore, soprattutto se la squadra granata riuscirà a tornare in A. Da qui ripartirà un'altra storia, forse meno travagliata della precedente. Ma chi ama Bianchi non deve sentire Ventura un avversario ostico, solo perchè inizialmente sembrava non gradirlo nella sua squadra ideale. A volte certe mosse servono a sgombrare il campo dagli equivoci e qui stiamo parlando di due persone intelligenti che renderanno il Torino finalmente una squadra pronta a stupire. E allora questa libidine contagerà tutti.