Bianchi, operazione resta con noi

14.01.2010 08:52 di  Marina Beccuti   vedi letture
Bianchi, operazione resta con noi
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Non ci vuole James Bond per convincere Rolando Bianchi a restare in granata, ma solo una buona dose di buonsenso. Rolandinho è il bomber del Torino con i suoi 12 gol e la sua ferma volontà a voler riportare i suoi in Serie A. Operazione che al momento sembra epica ma non impossibile. Ha rinunciato alla A per mantenere la promessa fatta a Cairo ed è uno dei pochi che si è sempre battuto come un leone anche nelle giornate storte in cui non ha segnato.

Ora è diventato capitano con l'addio prossimo di Di Michele. Una fascia che scotta al Torino se pensiamo come sono andate le cose a Rosina prima e appunto all'ex rosanero nelle ultime settimane. Non sia mai che la fascia diventi un tappeto volante che chi la indossa lo porta via. Cos'è che ha dato più fastidio a Bianchi? Non solo la classifica deficitaria, ma la situazione ambientale, in particolare l'aggressione al ristorante dove si festeggiava il compleanno di Di Michele.

Bianchi è un ragazzo semplice e sensibile e certi fatti, che non hanno nulla a che vedere con il calcio, non gli vanno giustamente giù. Di qui la voglia di cambiare aria. Il Torino, dopo l'addio di Foschi, le voci di presunte scommesse, che si sono per fortuna tacitate, l'esonero di Beretta con il ritorno di Colantuono, oltre all'aggressione ai Cavalieri, non può permettersi di veder partire il suo giocatore più rappresentativo. Da qui la necessità di trattenerlo, anche perchè le richieste non sembrano proprio far impazzire Bianchi, infatti si parla di Siena e Catania, dove Rolandinho rischierebbe di tornare a lottare per la salvezza. Meglio farlo per la promozione e chissà che i suoi gol non possano fare il miracolo.