Berruto: "Camolese l'arma giusta per la salvezza"
Mauro Berruto, uno dei migliori allenatori italiani di pallavolo, per non dire il migliore, sta per disputare i playoff scudetto con la sua nuova squadra, il Montichiari (Bs). E' tornato in Italia dopo aver allenato la nazionale finlandese e in Grecia, portandosi dietro sempre un'unica fede, quella granata. Il massimo sarebbe festeggiare uno scudetto ed una salvezza.
E' più dura del solito la salvezza quest'anno, concorda?
"Sì, però sono ottimista che ce la faremo per il terzo anno di fila. Il primo anno bisogna dare atto alla società ed ai giocatori di aver fatto il massimo per restare in A. Quest'anno è dura, anche perchè le squadre che si battono per lo stesso obiettivo sono ben attrezzate e con esperienza. Ma Camolese, che conosco molto bene, è la persona giusta per l'impresa. E' stata la scelta migliore che potesse fare Cairo".
Forse andava fatta prima?
"Sì, forse, ma non serve guardarsi indietro, ma avanti".
Non pensa che alla fine Camolese abbia troppa pressione perchè tutti vedono in lui il salvatore?
Non bisogna pensare che abbia la bacchetta magica, però lui si sta buttando sul lavoro. Una squadra è composta da tattica e tecnica, ma anche di questione mentale, lui deve lavorare su questi tre fronti. Sta dedicando tutto se stesso a salvare il Toro. Lo fa perchè è un professionista serio, ma anche perchè in lui batte forte un cuore Toro. Sa lavorare sia con il gruppo che con i calciatori singolarmente. C'è anche un altro aspetto importante...".
Quale?
"Quello di aver accettato un contratto a breve termine, per mettersi in gioco alla pari dei giocatori, soprattutto quelli in scadenza di contratto. Questo per mettersi di fronte ad un unico obiettivo, che è appunto la salvezza. Non sarà facile, è chiaro".
Lei, da allenatore esperto qual è, non trova che la squadra possa essere confusa con tre cambi di allenatore in una stagione?
"E' chiaro, questi cambi possono portare un po' di confusione, l'importante è dare un certo ordine alla squadra e dei punti di riferimento. E' capitato anche a me di prendere una squadra dopo l'esonero di un tecnico e non è mai facile. L'importante è non stravolgere il lavoro fatto fino in quel momento. Proprio come sta facendo Camolese".
Cosa vuole dire al suo amico Camolese?
"Che tutti lo conoscono e può contare sulla totale fiducia ed appoggio dell'intero mondo granata. Lui sa toccare i punti giusti. Al di là della personale amicizia che ci lega, rappresenta l'identikit dell'allenatore perfetto per il Toro, saprà anche riconciliare il pubblico con la squadra".