Beppe Aghemo: "Quest'anno il Toro uccide il campionato"
Abbiamo intervistato in esclusiva Beppe Aghemo, ex presidente del Torino. Ventura è il più grande acquisto dell’era Cairo. Con il Pescara il Toro ha giocato veramente bene e se anche non fosse stato annullato il primo gol di Immobile il risultato finale non sarebbe cambiato. Questa squadra è dà serie A. Sgrigna con il Pescara ha spaccato la partita. Basha, Vives e Iori sono forze della natura. I granata sono una squadra solida e giocano in modo compatto. A gennaio non comprerei nessuno perché una squadra quasi perfetta non si tocca.
Cosa pensa del Torino che mantiene la leadership e ha liquidato il Pescara per quattro e due?
“E’ un Toro entusiasmante, Ventura sta facendo un lavoro eccezionale e giustamente i tifosi lo hanno riconosciuto invocando il suo nome allo stadio e credo che se lo meriti. Definirei l’allenatore il più grande acquisto dell’era Cairo, merito quindi a chi l’ha voluto e il plauso va anche a Petrachi. Con il Pescara ha giocato veramente bene, anche perché quella di Zeman è una squadra che gioca veramente al calcio e quindi lascia giocare il suo avversario. Devo dire che il Torino ha approfittato di questo a dovere e se la gara fosse finita sei a tre non ci sarebbe stato nulla da dire. Ho visto un grandissimo giocatore nel Pescara, Immobile, che ha fatto tre gol, uno è stato annullato, ma, bisogna dire per onestà, ingiustamente e se anche fosse stato convalidato il risultato non sarebbe cambiato. Il Torino si è mangiato dei gol da non credere con Bianchi e con altri. Per le mie coronarie ieri pomeriggio è stata una giornata tranquilla, ho sempre avuto fiducia ed ero certo che avrebbe vinto la partita come poi ha fatto. Soprattutto ha dimostrato di saper battere il Pescara, una signora squadra molto forte. Merito al Toro, merito a Ventura, merito ai tifosi che hanno continuamente incoraggiato la squadra. Io sono un tifoso che sente moltissimo il risultato e certe volte sono fin troppo severo nelle critiche, ma devo ammettere che il Toro soddisfa e gioca anche bene, se non andiamo su quest’anno non ci andiamo mai più. So che i tifosi a leggere questo mio pensiero toccheranno qualche cosa di sacro, è una cosa da dire non tanto come tifoso, ma come persona che un po’ s’intende di calcio: quest’anno la squadra uccide il campionato, tre anni fa avevo detto che il Torino avrebbe asfaltato il campionato e poi non è stato cosi, ma oggi con chiarezza posso dire che lo ammazza. Perché non avvenga dovrebbe succedere un crollo clamoroso, solo episodi come quello di Padova possono fermare questo Toro”.
A proposito di Padova si giocherà una non-partita.
“Pensando a Padova ci ricordiamo del primo tempo pessimo in cui meritavamo di perdere, però abbiamo avuto dieci minuti verso il ventesimo-venticinquesimo in cui il Torino meritava il pareggio e poi nel secondo tempo. Non dobbiamo dimenticarci che nell’ultimo quarto d’ora questa squadra di solito esprime il meglio e purtroppo la partita di Padova non è stata regolare e al di là che è spiacevole vincere a tavolino il Toro merita i tre punti. Comunque quello che sarà sarà, ma se anche non dovessimo vincere l’ultimo quarto d’ora la serie A è sicura”.
Anche perché il Torino dopo diciannove giornate ha quarantun punti, una bella ipoteca è stata piazzata.
“Ma anche se alla fine con il Padova non si facesse nessun punto con Modena e AlbinoLeffe se va malissimo quattro punti si faranno, io credo sei, e quindi si andrebbe a quarantacinque e nel girone di ritorno almeno trentacinque punti si faranno ed è risaputo che con ottanta punti la A è assicurata. Quindi non vedo come quest’anno il Torino non possa andare in A”.
Secondo lei con il Pescara qual è stato il giocatore determinante?
“Sgrigna come seconda punta è eccezionale ed è lui che ha spaccato la partita e mi sono piaciuti moltissimo Basha, Vives e Iori, non credevo che fossero giocatori così forti e con il Pescara mi hanno veramente stupito: sono delle vere forze della natura. Complimenti a chi li ha scelti, non so se sia stato Ventura, Petrachi o Cairo, non si capisce chi dei tre faccia il mercato, ma di fronte a tre giocatori di questo livello si può solo elogiare chi li ha voluti. Senza dimenticare Bianchi, che si sarà mangiato anche dei gol, ma una delle reti di Sgrigna è arrivata grazie a un passaggio del capitano che lo ha servito perfettamente. Bianchi è uno che partecipa al gioco, arretra a difendere. Vedo una squadra solida che gioca in modo compatto. Il Pescara gioca bene, però se disputa dieci partite contro il Torino ne perde undici”.
Lei da gran tifoso, ma anche da intenditore di calcio a gennaio che cosa farebbe?
“Sono abbastanza d’accordo con Cairo quando dice che non viole alterare gli equilibri della squadra. Dovessi dire prenderei un portiere che mi faccia soffrire meno di Coppola, ma con la difesa che ha il Toro anche lui fa la sua figura. Quindi non vedo il motivo si comprare qualcuno; dopo Ventura il nostro miglior acquisto degli ultimi cinque anni è stato Guberti che si è fatto male e fino a febbraio-marzo non può rientrare, ma quando tornerà noi saremo a posto. Una squadra quasi perfetta io non la toccherei”.