Benussi: "Al Toro me la voglio giocare con grande umiltà"

24.01.2012 16:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Benussi: "Al Toro me la voglio giocare con grande umiltà"
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© foto di Federico De Luca

Oggi è stato presentato ai media Francesco Benussi, il portiere che sostituirà l'infortunato Coppola da qui a fine stagione. L'estremo difensore veneziano dapprima vuole proprio rammentare il suo sfortunato collega: "Nando è un amico e mi spiace quando succedono certi infortuni, spero di vederlo quanto prima per fargli i miei personali in bocca al lupo. Tra noi portieri c'è sempre grande collaborazione, il Torino perde un giocatore molto importante e spero di essere alla sua altezza".

Parlando di sè ha cominciato: "Ho vissuto due mesi da protagognista a Palermo, per cui mi è tornata la voglia di giocare con continuità, così ho scelto di mettermi in discussione. Non ci ho pensato su due volte a dire sì al Torino, anche se forse avrei trovato altre soluzioni, ma questa è la migliore e me la voglio giocare con grande umiltà. Il Toro sa cosa vuole, ha un obiettivo chiaro, è un gruppo vero creato per questo, vuole dimostrare settimanalmente che è da vertice. I miei nuovi compagni li ho trovati un po' arrabbiati, ma con la voglia di reagire. La situazione è molto buona, ma sarà difficile da ora in avanti perchè le altre sono sempre più vicine".

Non pensa Benussi al suo futuro: "E' difficile immaginare adesso quello che succederà tra cinque mesi, è presto per dire che potrei rimanere".

Riguardo all'importanza che ha il portiere nel gioco di Ventura, il numero 99 granata ha sottolineato: "Deve essere un piacere far parte di questa difesa. Ho avuto Zeman come allenatore a Lecce, lui è ancora più spregiudicato nel far giocare il portiere, soprattutto negli interventi fuori dall'area. E' stato lui che mi ha fatto capire l'importanza del portiere che sa anche uscire dalla sua area. Sono pronto a prendermi le responsabilità di uscire pure con i piedi. Le differenze con Coppola? Non saprei cosa mi differenzia da lui, posso parlare solo di me, so essere equilibrato, ma se serve posso anche prendermi qualche rischio".

In un'intervista di qualche anno fa venne fuori che Benussi era juventino, una conferma a metà: "Simpatizzavo per la Juve da piccolo perchè mi piaceva Peruzzi, è lui che mi ha dato la voglia di fare il portiere. In realtà sono tifoso del Venezia e andavo a fare i cori per il mio attuale direttore, che era il giocatore più rappresentativo di quella squadra (Petrachi, ndr). Per un portiere è più facile entrare in gruppo, però c'è da lavorare e ne sono consapevole. Come mi giudico? Preferisco non farlo ma mettere in campo le mie grandi ambizioni. Il ruolo del portiere attuale è quello di avere equilibrio e spregiudicatezza per affrontare certe situazioni con spavalderia, senza aver paura di sbagliare. Queste sono le caratteristiche del portiere moderno".

Due parole le dedica al capitano: "Spero che Bianchi possa continuare come ha sempre fatto, quando si sblocca, anche con un gol di fortuna, tornerà come prima. Ma lui sa sempre come reagire". SulIa scelta del suo numero ha spiegato: "Il 99 me lo porto dietro da tanti anni e mi porta fortuna". Giudica la sua età la migliore per esaltarsi: "Il portiere raggiunge la sua maturità a trent'anni e me la voglio giocare fino in fondo per dimostrare di esserne all'altezza".

Al Torino consiglia prudenza: "Mi ero fatto un'idea che il Toro potesse andare in A senza problemi, ma il girone di ritorno è duro e bisogna lavorare sodo e con umiltà. Degli attuali compagni conosco bene Vives, con cui ho giocato insieme a Lecce, Glik e Darmian che erano a Palermo l'anno scorso". Essendo stato allenato da Zeman c'è un Pescara molto motivato che può dare scacco matto a tutti: "Il Pescara ha espresso qualcosa in più, ma per loro vale lo stesso discorso fatto per il Toro, se si vuole dare continuità di risultati deve rimboccarsi le maniche come tutti, questo discorso è valido per tutte le squadre che puntano almeno ai playoff".

Benussi poche settimane fa venne inserito in una presunta lista di "scommettitori", ma fu un errore di trascrizione, infatti il giocatore nominato dai pentiti era Benassi. "La vicenda del mio scambio per un errore non l'ho vissuta benissimo, ma ancora non so cosa sia successo. Comunque spero che non ci sia nulla di vero rispetto a quanto sta capitando".