Benito Carbone: "Il Toro è la squadra da battere"

12.11.2011 08:15 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Benito Carbone: "Il Toro è la squadra da battere"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Abbiamo intervistato in esclusiva Benito Carbone, che fino a al primo ottobre era l’allenatore del Varese, e con lui fatto il punto sulla serie B. Il Torino primo in classifica non sorprende e ha in Ventura un valore aggiunto. Sampdoria e Padova ci si aspettava che facessero di più. Vicenza ed Empoli possono migliorare la loro classifica. Sassuolo e Pescara sono delle rivelazioni e con Varese e Reggina potrebbero contendersi un posto nei playoff. Bianchi e Bertani sono giocatori di livello e per Insigne e Immobile questo può essere l’anno della consacrazione.

Concluso il primo terzo del campionato le sembra che la classifica rispecchi il reale valore delle squadre?
“Direi proprio di sì, sono un po’ in ritardo la Sampdoria e il Padova, e il Sassuolo è parzialmente una sorpresa, ma per quel che riguarda il Torino era nelle aspettative. Anche il Pescara rappresenta una nota positiva. Il Toro ha una rosa molto competitiva e ha in Ventura l’arma in più, infatti è riuscito a sopperire agli infortuni di alcuni suoi uomini, poi sicuramente ci sono anche giocatori della rosa granata che stanno crescendo, ma all’allenatore va riconosciuto l’essere riuscito in poco tempo a far diventare i singoli squadra.”.

A parte le ultime quattro, Nocerina, Vicenza, Empoli e Ascoli che hanno una media inferiore a un punto a partita, tutte le altre vanno dai 2,35 del Torino all’uno. Questo vuol dire che qualitativamente la B di quest’anno è di buon livello?
“Secondo me la B è di buon livello per tutte le squadre blasonate che ci giocano e onorano il campionato facendo il massimo delle proprie potenzialità. Il campionato è ancora lungo e sono convinto che squadre come il Vicenza e l’Empoli si riprenderanno molto bene, quindi la classifica cambierà molto da qui alla fine del campionato”.

Quale squadra finora non è riuscita ad esprimere tutto il suo potenziale?
“Considerando i giocatori la Sampdoria e il Padova, non dico che abbiano deluso, ma stanno andando meno forte rispetto al Torino, che in questo momento è la squadra da battere, poi le altre squadre stanno viaggiando come era prevedibile dall’inizio. Fare dei programmi all’inizio in serie B è difficile e ci si basa sul mercato e su come è stata costruita una squadra e credo che le formazioni che sono state allestite per giocarsela fino in fondo e vincere il campionato sono state Padova, Torino e Sampdoria e il Sassuolo potrà continuare così come sta facendo. Alla fine si vedrà se ci saranno delle sorprese ad esempio Varese, Reggina o altre che possono arrivare a giocare i playoff”.

Secondo lei quali giocatori stanno emergendo dal campionato cadetto e in futuro potrebbero diventare i protagonisti di importanti club di A?
“Ce ne sono perché la serie B è una categoria che può consacrare quanto un giocatore ha fatto negli anni precedenti sia in Lega Pro sia in questa categoria. Ci sono anche giocatori come Bianchi e Bertani che sono ad un livello molto alto oppure Insigne e Immobile che stanno facendo molto bene e quest’anno è quello della loro consacrazione, però bisogna vedere se reggeranno a questo livello fino alla fine”.