Bene Sanabria e Mandragora, ma al Torino servono anche i gol di Belotti
Andrea Belotti è il bomber del Torino con 12 gol, gioca per la squadra, fa assist e dà una mano in fase difensiva e non gli si può rimproverare nulla, anzi. Però è da un po’ di tempo che segna poco, infatti, a parte la rete su rigore il 10 aprile all’Udinese che è valsa tre punti è dal 6 febbraio partita con l’Atalanta, seconda gara del girone di ritorno, che non finisce sul tabellino dei marcatori con l’aggiunta del gol fatto in Nazionale il 28 marzo alla Bulgaria anch’esso su rigore. E’ vero che ha avuto il Covid e che è stato costretto a non allenarsi dal 23 febbraio all’11 marzo e che poi ha dovuto ritrovare la forma fisica, ma questo non toglie che nell’ultimo periodo abbia segnato poco.
La salvezza del Torino inevitabilmente passa anche dai gol del “Gallo”. Belotti ha sempre tirato la carretta anche nei momenti più bui per la squadra granata per cui ci sta che sia stanco. Al termine del campionato poi ci sarà l’Europeo e deve dosare le energie e questo è comprensibilissimo però per un attaccante segnare è fondamentale. Oltretutto adesso che ci sono Sanabria e Mandragora il Torino ha più risorse e anche più giocatori che segnano e si è visto che è una squadra più equilibrata per cui lui può sacrificarsi un po’ meno in modo da essere più incisivo sotto porta.
Va detto che in ogni partita ci prova a segnare, ma la stoccata vincente non arriva. Sicuramente è solo una questione di sbloccarsi e magari già lunedì con il Napoli alzerà la cresta e tornerà a cantare. Per il bene del Torino, suo e anche della Nazionale tutti si augurano che Belotti torni a segnare con continuità.