Belotti vs Quagliarella: l’allievo che sfida il maestro
Torino-Sampdoria è anche la sfida fra Belotti e Quagliarella. Tra il più giovane attaccante, ma già salito sulla ribalta e che deve consacrarsi e l’evergreen che non ha perso il vizio del gol. Il granata è l’attaccante valutato cento milioni per l’estero dal suo presidente Cairo che così lo blindò il 4 a dicembre 2016 quando gli rinnovò il contratto fino a giugno 2021 e in quella stagione realizzò 26 gol impreziositi da 8 assist in campionato più altre due reti in Coppa Italia. Il blucerchiato è colui che in questa stagione a trentasei anni compiuti lo scorso trentuno gennaio è l’attuale capocannoniere della serie A con due gol in più di Cristiano Ronaldo, Piatek e Zapata e che sei giorni fa realizzando una doppietta al Liechtenstein, gol entrambi segnati su calcio di rigore, è divenuto il più anziano marcatore della storia della Nazionale italiana nella quale è stato richiamato dal Ct Mancini dopo otto anni di assenza.
Vederli in campo mercoledì sera sarà spettacolo nello spettacolo e se poi segneranno il divertimento per gli amanti del calcio sarà anche maggiore. Le statistiche possono aiutare a capire come arrivano i due bomber a questa sfida che sia per loro sia per le loro squadre può valere l’approdo in Europa League.
Andrea Belotti ha giocato 29 partite in campionato per complessivi 2777 minuti realizzando 10 gol, mentre Fabio Quagliarella di gare ne ha disputate 28 stando in campo 2538’ e mettendo in rete la palla 21 volte. In casa il granata è andato a bersaglio in 3 occasioni e 7 in trasferta, il blucerchiato 10 gol li ha fatti al Ferraris e 11 in giro per gli altri stadi italiani. In area Fabio è un cecchino per lui ben 20 su 21 reti, Andrea anche lui 9 su 10, il divario c’è ma è meglio non consentire a nessuno dei due di entrare in area. Tirare e segnare da fuori non è la specialità di nessuno dei due, infatti, sono a quota 1. Più propenso ad andare in gol con il piede destro Quagliarella, 11 a fronte degli 8 di Belotti. Tre a zero per e reti di sinistro sempre a favore del maestro e di testa anche quattro a due. Essendo più esperto l’attaccante di Giampaolo crea anche più occasioni da gol, 37 a 27 e ha anche sfoderato 6 assist mentre nessuno l’allievo.
Di tiri totali ne ha fatti più Quagliarella, 103 a 86, indirizzandone nello specchio 48 contro i 33 di Belotti, fuori 33 a 30 e vedendosene respinti 18 a 21. Da dentro l’area è sempre Fabio a tirare di più, 74 a 57, ma anche da fuori, 31 a 29. E nel colpire i pali il più sfortunato è il blucerchiato, 4 a 2.
In fuorigioco ci finisce meno il granata, 27 volte contro le 32. Entrambi sono difficili da fermare e spesso gli avversari con loro usano le maniere rudi, Belotti ha la non invidiata palma dei falli subiti, 94 a 38, ma è anche quello che ha al suo attivo un numero maggiore di falli fatti, 47 a 24. Di conseguenza prende più ammonizioni il granata, 4 a 1, e commette anche più falli di mano, 4 a 2.
Per quel che riguarda i cross riusciti primeggia Quagliarella, 16 a 6, però, anche per cross sbagliati 19 a 18, anche se di pochissimo. Belotti, invece, è più bravo nelle palle recuperate, 48 a 18, e un po’ meno per le palle perse, 148 a 132. Per quel che riguarda i dribbling ne riescono di più al “Quaglia” e un po’ meno al “Gallo”, 17 a 11, che ne sbaglia anche qualcuno in più, 20 a 18.
L’allievo Belotti riuscirà a superare il maestro Quagliarella? Sicuramente dovrà iniziare a provarci a partire da mercoledì sera se ci vuole riuscire.