Belotti rompe gli equilibri e il Torino non subisce gol: Sassuolo battuto

Il Torino é cresciuto alla distanza, il Sassuolo ha faticato in fase offensiva. Il Var ha detto no a due rigori, uno per parte. Mihajlovic furioso per una sostituzione sbagliata fa poi pace con il suo
28.08.2017 06:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Belotti rompe gli equilibri e il Torino non subisce gol: Sassuolo battuto
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il gol da cineteca di Belotti, sul finire del primo tempo, ha cambiato il volto alla partita e spianato la strada alla vittoria del Torino. I granata per la prima volta dalla fine del girone d’andata dello scorso campionato, proprio contro il Sassuolo, non hanno subito gol in una partita ufficiale. Mihajlovic ha puntato su De Silvestri e Barreca come terzini e su Rincon in coppia con Obi a centrocampo, mentre Bucchi, forse, ha pagato l’aver rinunciato a Peluso, Matri, Iemmello e Antei che potrebbero andare via e non sono bastati Berradi, Falcinelli e Politano a rendere i neroverdi incisivi in attacco.

Il Torino ha iniziato bene pressando gli avversari, anche se non riusciva a rendersi pericoloso dalle parti di Consigli dopo il cross di Falque che Berenguer non era riuscito a sfruttare (3’), ma passata una ventina di minuti il Sassuolo si è riorganizzato avanzando il baricentro e ribaltando la situazione iniziale con i granata che faticavano ad uscire dalla propria metà campo. Complice anche il caldo la partita era equilibrata, le due squadre producevano poche azioni ragionate e di conseguenza erano poco pericolose sotto porta, e a tratti la gara era decisamente noiosa. Poi il “Gallo”. N’Koulou, che sembra tornato a essere quello visto ai tempi del Marsiglia, si esibiva in un sombrero ai danni di Politano e recapitava la palla e De Silvestri che avanzava e crossava in area in direzione di Belotti che in rovesciata, andando a impattare con la palla a un metro e ottanta d’altezza, spediva la sfera alle spalle di Consigli portando in vantaggio il Torino (44’). Gol strepitoso da cineteca che farà dire a Mihajlovic a fine partita: “Con il gol Belotti ha dimostrato di valere cento milioni, anche se non è ancora al top”. La rete del “Gallo” non solo ha sbloccato il risultato, ma ha anche rotto l’equilibrio e dato la svolta alla partita. Nella ripresa il Sassuolo non è riuscito a superare la mazzata ricevuta dal gol subito e i granata hanno messo al sicuro il risultato prima con Ljajic e poi con Obi. Uno sciagurato retropassaggio di Duncan ha trovato Falque attentissimo ad approfittarne piombando sulla palla e involandosi in area, sull’uscita di Consigli lo spagnolo con grande generosità ha servito Ljajic, ancor meglio piazzato di lui, e il serbo a porta vuota ha segnato il più facile dei gol (84’). A chiudere le marcature granata Obi, Belotti decide di vestire i panni dell’assist man e dopo una bella azione personale che l’ha visto saltare un dribbling due avversari e arrivare sul fondo ha servito Obi che di prima ha calciato in porta (88’). Pensare che Obi sarebbe dovuto essere fuori dal campo perché Miahjlovic lo voleva sostituire con Acquah poiché il calciatore gli aveva chiesto il cambio, ma un difetto di comunicazione aveva fatto uscire Rincon (81’). Il mister granata è andato su tutte le furie con il team manager Castellazzi e il suo secondo Lombardo, rei di non aver interpretato bene la sua volontà, e li ha presi a spintoni così come Rincon, quasi a volerlo rimandare in campo. Mihajlovic già dopo il gol di Obi si è scusato con il suo staff andando a stringere la mano ai suoi collaboratori e, poi, a fine partita ha fatto ammenda pubblicamente per il sui gesti, ma ha ribadito che i cambi vanno effettuati nel modo corretto. Anche il Var per ben due volte è stato interpellato ed ha emesso due no a rigori che non andavano assegnati, uno per parte. Cannavaro in aerea ha impattato con la palla e tutto subito Mazzoleni sembrava voler assegnare il rigore al Torino, poi, la tecnologia ha evidenziato che la palla prima è finita sulla faccia del difensore del Sassuolo e solo in un secondo momento è carambolata sul suo braccio (58’). Sul finire della partita De Silvestri ha atterrato in area Ragusa lanciato verso Sirigu e anche in questo caso l’arbitro era propenso ad assegnare il rigore, per la seconda volta il Var ha stabilito che il penalty non c’era perché il giocatore neroverde era in fuorigioco e questo ha graziato il fallo del granata (89’).

Il Torino ha meritato la vittoria, anche se il tre a zero è un risultato un po’ troppo pesante e penalizzante per il Sassuolo. Duncan, errore a parte in occasione del gol di Ljajic, avrebbe dovuto essere più attento nelle chiusure su De Silvestri e Falque. Magnanelli e Acerbi hanno faticato nell’aprire il gioco. Falcinelli nel primo tempo è stato poco incisivo, meglio nella ripresa. Berardi è stato il migliore in attacco, ma può dare di più. In generale il Sassuolo ha commesso troppi errori nei passaggi a centrocampo, ha difettato negli automatismi delle manovre e ha creato toppe poche occasioni da gol.
Da Berenguer, essendo un attaccante, ci si aspetterebbe un maggiore istinto nel calciare in porta quando riceve la palla. Belotti fino al gol è parso un po’ troppo isolato negli ultimi sedici metri, oltre a non essere ancora nella condizione migliore. Rincon è salito in cattedra nel secondo tempo. A Barreca sembra aver fatto bene la cura Mihajlovic, infatti, è stato più attento in fase difensiva. Molto bene l’anticipo di un soffio in area su Missiroli lanciato verso Sirigu e la capacità di non correre il rischio di fare un autogol, il suo provvidenziale intervento ha permesso al Torino di conservare il vantaggio per uno a zero a inizio ripresa (50’). Decisamente buona l’intesa fra De Silvestri e Falque che hanno spinto sulla fascia di competenza. Ottimi gli interventi nel secondo in chiusura di Moretti. In assoluto il Torino dovrebbe lasciare meno il pallino del gioco agli avversari in certi frangenti, pressare di più il portatore di palla e a centrocampo l’azione andrebbe impostata con maggiore frequenza. Indubbiamente il Torino visto con il Sassuolo è stato superiore a quello con il Bologna, se arriveranno un esterno d’attacco di qualità ed esperienza e magari anche un difensore centrale e un altro centrocampista di buon valore l’Europa League potrebbe essere un traguardo più facilmente raggiungibile.