Belotti, quante (e quali) le pretendenti vere? Il Gallo sfoglia la margherita
Per quanto risulti difficile immaginare Andrea Belotti con una maglia che non sia quella del Toro (esclusa la casacca azzurra), magari persino per calciofili che non siano al contempo supporter granata, per Il Gallo, terminata la stagione in corso, dopo un sessennio fatto più di soddisfazioni a livello individuale che di squadra - che auspicabilmente non termini con quella che sarebbe una mestissima retrocessione, - sembra arrivato, una volta per tutte, il momento di cambiare aria. Troppe le circostanze che possono indurre il Toro a una cessione certa: dall'interruzione - forse definitiva - delle trattative volte al rinnovo, con scadenza dell'attuale contratto fissata a tra poco più di un anno, alla possibile discesa in Serie B, alla pressione stessa esercitata dal giocatore, che a ventisette anni compiuti, legittimamente, punta a qualcosa di diverso da campionati perennemente tra una bigia primavera di metà classifica e una lotta per salvarsi al cardiopalma.
E si fa un gran parlare delle pretendenti: reali, potenziali, esclusivamente rumoreggiate. Quali davvero le big italiane o le sirene dall'estero che, al momento, sarebbero pronte a chiudere, tendenzialmente intorno ai 40 milioni di euro, per il cartellino di Belotti? Convince poco, in tal senso, l'ipotesi Inter: Lukaku e Martinez sono destinati a restare, probabilmente anche molto a lungo, e lo spazio d'espressione per Il Gallo, seppur prima punta atipica, ne risulterebbe limitato, nel 3-5-2 di Antonio Conte. Poca polpa anche da casa Napoli: Osimhen è lì per restare, e per Petagna la dimensione di prima riserva è, almeno per il momento, tutto sommato congrua. Per accettare un'eventuale proposta partenopea, peraltro, Il Gallo richiederebbe garanzie tecniche di primo piano.
Più plausibili le piste Milan e Roma: i giallorossi divorzieranno da Edin Dzeko, approdato a Roma nell'estate 2015, la stessa in cui Belotti sbarcò da Palermo a Torino, e riempire il vuoto lasciato dal bosniaco proprio col capitano granata, di sette anni più giovane, appare la soluzione perfetta. Sul fronte rossonero, poi, un inserimento del Gallo appare plausibile, essendo lo stesso dotato delle caratteristiche adatte sia per giocare accanto a Ibrahimovic, sia per sostituirlo. Senza dimenticare il possibile inserimento della Fiorentina, che potrebbe finanziare il blitz per mezzo della cessione del gioiellino Vlahovic, magari proponendo al Toro una contropartita tecnica come Kouamé. Infine, ipotesi che fa correre i brividi lungo la schiena di chi ama i colori granata, si è timidamente parlato, anche di recente, di un interessamento da parte della Juventus: "non scherziamo", penseranno in molti, ma in effetti a giugno i bianconeri, una nuova prima punta, la cercheranno. E l'impatto di un'operazione del genere, probabilmente, supererebbe quanto vissuto quasi un decennio fa per Ogbonna, e ormai un ventennio scarso fa per Balzaretti.
E tutto questo solo per quanto riguarda le potenziali pretendenti dal Belpaese.