Al Torino servono subito giocatori funzionali al 4-2-3-1 di Baroni

Al Torino servono subito giocatori funzionali al 4-2-3-1 di BaroniTUTTOmercatoWEB.com
Marco Baroni
Ieri alle 12:00Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

L’attuale rosa del Torino, includendo chi è in procinto di andare via e i giocatori che rientreranno da prestiti, nel complesso non è funzionale al gioco del nuovo allenatore Baroni, per la verità non lo era neppure per quello di Vanoli. E per capirlo basta pensare a come ha giocato la Lazio nel campionato appena concluso.

Baroni nella Lazio utilizzava il 4-2-3-1, come anche Vanoli dopo aver accantonato il 3-5-2 iniziale. I biancocelesti sostanzialmente dovevano essere compatti e verticalizzare sfruttando l’andare a duellare con gli avversari , uno contro uno, creando la superiorità numerica per poi sfruttare la velocità degli attaccanti. Facendo attenzione alla fase difensiva con una pressione alta per non lasciare spazi sfruttabili dal portatore di palla dell’altra squadra, che così non sviluppa la propria manovra, in modo da riconquistare i pallone e ripartire da una posizione già più avanzata. Affinché tutto ciò avvenga senza intoppi servono, evidentemente, giocatori  che siano al top fisicamente in modo da essere rapidi e con visione e cognizione del gioco da sviluppare capaci coralmente di seguire l’azione e molto attenti.

Per un tal gioco sono fondamentali gli interpreti sulle fasce. Servono giocatori di ruolo vero, non adattati, e di gamba capaci di interpretare al meglio le due fasi. Trattandosi di un gioco molto dispendioso sia a livello fisico sia mentale è evidente che non servano solo due titolari di livello, ma anche due sostituti di qualità non troppo differente da chi parte dall’inizio. L’interazione dei terzini con gli esterni è quindi importante per la fase di spinta, ma anche in mezzo al campo devono esserci giocatori pronti a essere un’alternativa nello sviluppo della manovra con inserimenti e conclusioni da fuori area. Essenziale il contributo dei trequartisti che devono essere molto mobili per aprire le difese avversarie e ricevere palla in modo da poter subito ricercare la profondità insieme alla punta. Servire gli esterni e creare la superiorità numerica anche con l’aiuto dei terzini in modo da arrivare al cross o all’assist e rifornire di palloni utili la punta o chi è dentro l’area che deve sfruttarli al meglio segnando.

La fase di non possesso deve essere altrettanto efficace. Gli uomini d’attacco uscendo sul proprio riferimento fanno da schermo ripiegando sotto la linea della palla in modo che i compagni si ricompattino velocemente. La collaborazione dei centrali di centrocampo è imprescindibile così come quella dei terzini, utili per non ritrovarsi in inferiorità numerica, per arginare l’avanzata degli avversari  chiudendo spazi e linee di tiro. I centrali difensivi marcano a uomo, ma devono anche essere pronti ad avanzare verso il centrocampo stando però attenti a intercettare la sfera per non lasciare spazi sfruttabili alle spalle, che comunque nel caso devono essere chiusi  da almeno uno dei centrocampisti che fa schermo davanti alla difesa o dai terzini. In caso di necessità il fallo tattico è un’arma che va sapientemente utilizzata come ultima ratio.  

La Lazio di Baroni grazie ai vari Castellanos, Dia, Castrovilli, Noslin, Zaccagni, Guendouzi, Rovella, Tavares, Lazzari, Gila e Romagnoli in campionato è riuscita a sfruttare bene le qualità offensive e infatti ha segnato 61 gol e risultando, alla pari del Milan, la 3ª squadra più prolifica della Serie A, mentre il Torino di Vanoli con 39 reti, ben 22 in meno, da questo punto di vista si è collocato al 14° posto. La fase difensiva dei biancocelesti qualche pecca l’ha mostrata come evidenziano i  49 gol subiti, 10ª squadra sotto questo aspetto. Motivo per cui la Lazio non è andata oltre il 7° posto che non le ha permesso di qualificarsi per le coppe europee. Il Torino invece ha fatto un pochino meglio in fase difensiva con 45 reti subite, quattro in meno, risultano l’8ª squadra, ma evidentemente ha pagato i pochi gol fatti e così si è piazzato all’11° posto.

Il Torino di Baroni se vorrà fare meglio di quello di Vanoli dovrà avere equilibrio fra fase difensiva e offensiva e incrementare il numero dei gol, ma per farlo servono giocatori funzionali e questo attiene a Cairo e Vagnati, che dovranno dare al nuovo mister giocatori di qualità, anche le riserve, senza lasciare buchi in rosa e per tempo non a fine mercato altrimenti la preparazione estiva servirà a poco risultando tempo perso che inevitabilmente si ripercuote sui risultati, anche in caso di partenza sprint come avvenne l’anno scorso. Gli infortuni nel calcio si sa che capitano, ma se si ha un giocatore che per caratteristiche e capacità può sostituire chi viene a mancare non si deve cambiare modulo e adattarsi alla bene e meglio per far fronte alla difficoltà e non si arriva neppure a compromettere eventuali obiettivi arrivando  ad aprile magari salvi però senza più la possibilità di andare oltre la metà classifica, cosa che porta a un finale di stagione senza stimoli e quindi a prestazioni sottotono.