Al Torino servirebbe qualche rinforzo, ma la priorità è sfoltire la rosa

I granata sono in lotta per l’Europa League e hanno bisogno di un paio di elementi per centrare l’obiettivo. Soriano è in procinto di andare al Bologna. In uscita anche alcuni giovani.
02.01.2019 11:25 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Mazzarri
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Cairo e Mazzarri

Domani aprirà ufficialmente il calciomercato invernale e il Torino, che è in piena corsa per un posto utile per l’Europa League, come non mai avrebbe bisogno di quei giusti rinforzi utili per sbaragliare la folta e agguerrita concorrenza. Alla luce delle prestazioni del girone d’andata è emerso che serve un attaccante che segni con continuità e un centrocampista che detti i tempi di gioco e che sappia impostare la manovra offensiva. Questo vale sia nel caso la squadra venga schierata con il 3-5-2 sia con il 3-4-3 e sue varianti, 3-4-1-2 o 3-4-2-1. Qualcuno potrebbe dire che servirebbe anche un uomo di fascia, ma De Silvestri, Ansaldi, Ola Aina e uno fra Parigini, Berenguer ed Edera, anche se soprattutto Parigini ed Edera sono esterni d’attacco più che di centrocampo, possono anche bastare.

Potrebbe sembrare un paradosso che al Torino serva un attaccante poiché in rosa ci sono Belotti, Falque e Zaza più i giovani Damascan ed Edera e si può aggiungere anche Parigini, seppur sia inserito fra i centrocampisti. Però i primi tre che sono i titolari hanno finora segnato poco, undici gol, numero esiguo per puntare a un posto in Europa, infatti, il Torino è la dodicesima squadra in serie A per reti realizzate, ventiquattro centri di cui un autogol. Sicuramente la mira degli attaccanti, ma anche di altri giocatori, non è sempre stata precisa, però, in tante partite sono stati poco riforniti di palloni utili ed è per questo motivo che serve anche un centrocampista di qualità che abbia la fisicità di Meïté, la grinta di Rincon, i piedi buoni di Baselli e aggiunga un’ottima visione di gioco utile a dare equilibrio alla squadra e innescare a dovere gli attaccanti.

Difficile quasi impossibile che nella sessione di calciomercato invernale arrivi un centrocampista con le caratteristiche descritte e un attaccante che non solo garantisca la doppia cifra ma che non segni meno di quindici-sedici reti, oltretutto avendo a disposizione solo mezzo campionato. Calciatori così costano moltissimo e chi li ha certamente non li cede, tanto meno a gennaio. Mazzarri poi ha già più volte detto che vuole una rosa snella in modo da poter far giocare tutti e in estate il Torino ha già speso parecchio, in proporzione alle sue abitudini, per allestire la rosa e, infatti, il presidente Cairo ha ben messo in chiaro che: “A meno che non accadano opportunità,  ma non accadono mai a gennaio, la squadra mi sembra forte, mi sembra che stia crescendo, mi sembra che abbia delle buone qualità, quindi, non mi sembra sia il caso di fare interventi particolari, ripeto, a meno di occasioni particolari o di scambi”. E’ evidente, quindi, che la priorità é sfoltire e poi se capitasse inserire qualche nuovo elemento.

Tra i partenti Soriano che, arrivato l’ultimo giorno del mercato estivo in prestito dal Villarreal, non si è inserito e non ha espresso il suo potenziale ed è destinato ad andare al Bologna, almeno stando alle tante indiscrezioni che girano. Bremer più di Lyanco dovrebbe essere mandato a farsi le ossa altrove in modo da avere maggiori opportunità di giocare. Anche Edera e uno fra Berenguer e Parigini saranno collocati altrove; Simone interessa a Parma, Chievo, Udinese e Spal, Vittorio al Parma e per Alejandro erano circolate un po’ di tempo fa voci relative al Betis. Zaza, che ultimamente sembra essersi integrato maggiormente e aver trovato una migliore intesa con Belotti, non dispiace al Milan, ma la possibilità di uno scambio con Cutrone è stata smentita dall’entourage di entrambi i giocatori. Continuano a rimanere vive le voci che il Torino stia monitorando i vari Machin, Giannelli Imbula, Nakamba, Piazon, e che se dovesse andare via Bremer potrebbe essere preso uno fra Bogdan e Bani. Mentre la possibilità che arrivi Perotti dalla Roma è alquanto scarsa, infatti, il giocatore ha un ingaggio che supera i due milioni a stagione e ha già avuto tre infortuni, distorsione alla caviglia sinistra, al flessore del bicipite femorale della coscia destra e al gemello del polpaccio sinistro, che gli hanno fatto saltare buona parte delle partite da inizio stagione fino quasi alla termine di novembre e poi Di Francesco l’ha utilizzato solo per qualche spezzone con l’Inter (16’) e la Juventus (19’) e 68’ con il Sassuolo.
Il Torino è al nono posto e ha quattro punti in meno del Milan che è al quinto, lo precedono Roma (30), Sampdoria (29), Atalanta (27) e lo seguono Fiorentina (26), Sassuolo e Parma (25), quindi, con tanta concorrenza ci vorrebbe proprio qualche rinforzo che gli permetta a fine stagione di non rimpiangere di non aver fatto il possibile per andare in Europa League.