Al Torino per andare in Europa servono sette-otto titolari e altrettante riserve

I giocatori attorno quali costruire una squadra competitiva sono Sirigu, N’Koulou, De Silvestri, Ansaldi, Baselli, Rincon e Belotti. Discorso legato al modulo invece per Ljajic, Falque ed Edera.
01.06.2018 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Al Torino per andare in Europa servono sette-otto titolari e altrettante riserve
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Quando ci si pone un obiettivo e lo si vuole raggiungere non si può badare ai sentimentalismi o alla riconoscenza, ma ci vuole un po’ di sano cinismo soprattutto nel calcio dove anche un solo punto può fare la differenza e basta la differenza reti per essere dentro o fuori una competizione, chiedere alla Lazio per conferme. Il Torino vuole andare in Europa League? Se la risposta è sì allora serve rivoluzionare la rosa, senza se e senza ma, anche perché Mazzarri vuole come modulo base il 3-5-2 e servono interpreti con caratteristiche ben precise per attuarlo al meglio.

La situazione reparto per reparto. Per la porta il titolare è Sirigu, Milinkovic-Savic ha bisogno di andare a giocare altrove per acquisire maggiore esperienza, quindi, va dato in prestito e ne consegue che serve un portiere di riserva che all’occasione, squalifica o piccolo infortunio, non faccia rimpiangere il titolare. Non va sottovalutato il valore del secondo portiere perché non si sa mai quando può dover essere utilizzato e se capitasse in una partita chiave deve avere nervi saldi e qualità per blindare la porta. Mentre per quel che riguarda Ichazo potrebbe restare e fare il terzo, ma se, invece, la cosa non gli sta bene allora serve anche un altro portiere di riserva più giovane o più “vecchio” sta a Mazzarri e Di Sarno deciderlo.
In difesa tenuto conto che Burdisso ha lasciato stante anche l’età, che Moretti compirà trentasette anni il prossimo undici giugno, che Lyanco ha passato la stagione fra un infortunio e l’altro e non si sa quando potrà essere a disposizione, potrebbe anche dover passare l’intero ritiro estivo a svolgere un programma personalizzato con quanto ne consegue per ritrovare una forma fisica ottimale, e che Bonifazi avrebbe bisogno di giocare con continuità in una squadra che non punti all’Europa rimane come titolare il solo N’Koulou e di conseguenza ne servono altri due adatti a una difesa a tre. A questi vanno aggiunti due o tre riserve, una in più o una in meno dipende se si ritenesse opportuno rinnovare ancora per un anno il contratto a Moretti, l’età lo sconsiglierebbe, ma l’apporto che ha ancora dato nella stagione appena conclusa potrebbe valergli il restare. E’ evidente che puntare su giovani da far crescere per la difesa non è la strada consigliabile perché servono giocatori di maggiore esperienza per non costringere Sirigu a metterci una pezza troppe volte, anche perché non può sempre fare miracoli.
A centrocampo per quel che riguarda gli esterni Molinaro il trenta luglio compirà trentacinque anni ed è in scadenza di contratto e Barreca ha avuto problemi fisici a ripetizione, purtroppo anche una sindrome pubalgica, che ne hanno impedito l’utilizzo e condizionato il rendimento e sarebbe meglio per lui andare in prestito nella speranza che possa disputare una stagione senza guai fisici e riprendersi. Restano, quindi, De Silvestri e Ansaldi e a loro andrebbero affiancati altri due che entrino in competizione per una maglia da titolari perché il ruolo è fondamentale sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Per quel che riguarda gli interni Acquah non ha mai convinto, Obi purtroppo ha una fragilità muscolare che lo toglie troppo spesso dai giochi, Valdifiori non ha trovato spazio né con Mihajlovic né con Mazzarri, Rincon non è riuscito a far fare il salto di qualità alla squadra e Baselli pecca per incostanza e questo va a discapito della qualità che indubbiamente non gli manca. Alla luce di tutto ciò andrebbero ceduti Acquah, Odi e Vadifiori e servirebbero due titolari, tre nel caso anche Baselli andasse via, con uno che entra in competizione con Rincon e andrebbero aggiunte due riserve di spessore.
In attacco in teoria non servirebbe nessuno perché basterebbero Belotti, Edera, Falque e Ljajic, pur tenuto conto che il serbo si caratterizza per genio e sregolatezza e di conseguenza ha un rendimento altalenante, mentre andrebbero ceduti Berenguer e Niang, che per motivi differenti non hanno reso a sufficienza, soprattutto il secondo. Ma se il modulo base è il 3-5-2 allora come si evince dal fatto che Mazzari vuole quattro attaccanti servirebbero un titolare e due riserve di grande spessore e andrebbero inevitabilmente sacrificati Edera, Falque e Ljajic poiché nessuno di loro è una prima o una seconda punta di ruolo e neppure possono essere arretrati per fare gli esterni a centrocampo o le mezze ali. Solo nel caso Mazzarri derogasse spesso dall’impianto di gioco base e decidesse di utilizzare parecchie volte moduli quali il 3-4-3, 3-4-1-2, 3-4-2-1 allora basterebbe una seconda punta titolare allargando, però, a cinque il numero degli attaccanti. In caso contrario è fuori luogo, per non dire senza senso, avere in rosa Ljajic, Falque ed Edera per tenerli in panchina poiché non c’è modo di trovare loro spazio avendo solo due posti a disposizione per una prima e una seconda punta e al più facendoli ruotare come partner di Belotti. Ovviamente si dà per scontato che Belotti resti.

Sette-otto titolari e altrettante riserve, queste ultime quasi tutte di buon valore, garantirebbero una squadra competitiva capace di non essere inferiore o anche solo uguale a Sampdoria, Fiorentina, Atalanta e anche Milan. Per andare in Europa League, nessuno si sogna di parlare di Champions, non basta sperare che le altre concorrenti incappino in una stagione negativa, ma bisogna essere superiori e le ultime stagioni lo insegnano.