Al Torino ora serve la continuità nell’essere determinante dell’“artista” Radonjic

16.09.2023 12:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Nemanja Radonjic
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Nemanja Radonjic
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Quella perla di Radonjic al 94esimo che ha regalato la vittoria al Torino, la prima in questo campionato, sul Genoa è ancora ben impressa, e lo sarà a lungo, di chi ama il Toro. Anche perché è stata tutta la sua azione, da quando ha ricevuto la palla da Ilic, che è stata perfetta e volutamente votata a segnare. Tecnica e determinazione.

Sul fatto che Nemanja sia in grado di effettuare giocate belle ed efficaci non ci sono dubbi e lo sa benissimo chi segue regolarmente il Torino, ma altrettanto bene si sa che Rado va a corrente alternata: ogni tanto si accende ed è devastante e ogni tanto si spegne ed è inconsistente. Lo sa benissimo anche mister Juric che con lui deve utilizzare bastone e carota. Nella scorsa stagione dopo il derby di ritorno, quando lo fece entrare e dopo 17 minuti uscire, l’allenatore disse: “Ci sono consegne da rispettare. Lavoriamo sui particolari, sugli angoli e sui piazzati dove bisogna stare attenti ed è lì che devi dare. Se uno non lo fa, paghi. E' importante avere squadre con 20 giocatori sul pezzo anche nei piccoli particolari. E’ venuto da me (per chiedere spiegazioni, ndr) e neppure si è accorto del perché (è stato sostituito, ndr): questo è il fatto. Non è cattiveria, non c’è niente di particolare. A volte hai giocatori come Vlasic che è un top player della presenza. Io sono tosto, la Juventus è tosta, non dà, non lascia, chiude non molla sui particolari e porta il risultato a casa e quando hai giocatori che non vedono queste cose come importanti … Purtroppo il calcio è anche questo, specialmente in questo tipo di partite. Conseguenze? No, assolutamente”.

E per fortuna di Radonjic ha un allenatore come Juric che va oltre l’episodio e gli errori, altrimenti sarebbe rimasto relegato in panchina e poi inserito nella lista di chi deve essere ceduto. E quest’anno dopo la gara con il Cagliari quando fu preferito per essere titolare Karamoh a lui Juric specificò: "Rado deve trovare anche lui continuità in allenamento. Non è facile per me con lui e ci sono sempre un po' di problematiche e non riesco a sfruttarlo al massimo come vorrei. Radonjic è stato l’anno scorso per un mese e mezzo di livello assoluto. Tutti abbiamo visto che era un giocatore fantastico e che faceva la differenza, ma è durato cinque o sei partite. Ora di nuovo ci troviamo nella situazione diversa da quella che mi auguravo e dobbiamo spingere. Penso che se Radonjic torna quello che è stato, ma non è facile, siamo a posto (riferendosi se servivano altri attaccanti visto che il calciomercato era ancora in svolgimento, ndr). E poi aveva aggiunto: "E' "un’artista" (ride, ndr). Lui è uno forte e sinceramente quando lo vedevo in quelle partite era un giocatore stupendo. Poi in altre situazioni è tutto un altro. Ha 27 anni e come mai ha fatto quelle cinque o sei partite? Siamo riusciti l’anno scorso lavorando tanto sull’artista a portato ad un livello top, ma poi abbiamo dovuto ricominciare dall'inizi. E’ un peccato per quello che abbiamo visto. Speriamo di entrare definitivamente nella sua testa e che giochi come aveva fatto contro il Lecce e la Lazio e nelle altre partite prima di infortunarsi. Non avevo mai allenato uno così per la fase difensiva e la presenza per cui mi auguro che torni a fare quello. Lui è uno particolare, ragazzi è «un artista»".
E’ nel post match con il Genoa dopo la perla: "Rado è questo. Io, ma penso anche voi, vorrei vederlo che facesse così con continuità, lui sa fare queste cose qui. Oggi anche prima del gol aveva fatto due o tre giocate bene. E’ un po’ imprevedibile e voglio che diventi più regolare, come gli era riuscito per un periodo l’anno scorso. Lui è un giocatore che ti sposta le partite. Le grandi squadre sono forti perché hanno questo tipo di giocatori che risolvono le partite che si dominano. Non siamo brillanti, ma ha giocato solo il Toro. Poi ci vuole il saltare l’uomo nell'uno contro uno e a seguire fare il passaggio vero: riuscire a fare questo dipende molto dal tipo di giocatori che hai".

Ed è proprio la continuità che si chiede a Radonjic e che non sfoderi solo ogni tanto qualche perla di rara bellezza. Nemanja ha nelle sue corde i colpi da grande giocatore quindi deve fare in modo di metterli al servizio della squadra più spesso perché nel Torino può fare la differenza. Con la Salernitana ovviamente deciderà Juric chi far giocare e se da titolare o da subentrante, ma a prescindere dai minuti in cui starà in campo Rado dovrà essere sempre sul pezzo poiché è un’altra partita in cui può essere determinante, ovviamente nel bene.