Al Torino è bastato un filotto positivo per scatenare la sfortuna: ko Ilic e Simeone

Al Torino è bastato un filotto positivo per scatenare la sfortuna: ko Ilic e SimeoneTUTTOmercatoWEB.com
Giovanni Simeone
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Oggi alle 13:00Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

Non c’è mai pace al Torino. Dopo l’inizio difficile per gioco e risultati con tanto di calendario complicato sembrava che finalmente fosse arrivato un periodo buono con sei risultati utili consecutivi, Zapata che sta ritrovando la migliore condizione dopo il lungo stop per l’infortunio, gli altri acciaccati, Ismajli, Nounkou, Aboukhlal, Anjorin e Israel, che hanno lasciato l’infermeria, ma subito la sfortuna ci ha messo il suo malefico zampino. Prima l’infortunio di Ilic con la sua Nazionale proprio quando mister Baroni lo stava di nuovo utilizzando. Per il serbo si teme un lungo stop a causa del trauma distorsivo al ginocchio sinistro, la paura è che sia stato lesionato il crociato. E poi quello di Simeone lesione distrattiva miofasciale del muscolo retto femorale della coscia sinistra, rimediato durante uno scontro fortuito in allenamento. Almeno un mese di stop è il tempo medio per questo tipo di infortuni, quindi potrebbe saltare quattro partite con Como (lunedì 24 ore 18,30), Lecce (domenica 30 ore 12,30), Milan (lunedì 8/12 ore 20,45) e Cremonese (sabato 13/12 ore 15).

In difesa non cambia niente, ma Baroni dovrà per forza modificare in parte il centrocampo e soprattutto l’attacco. Un problema, ma non insormontabile l’assenza di Ilic può essere sopperita poiché per i ruoli in mezzo al campo, centrali e mezzali, ci sono per tre posti ben altri sei giocatori, Casadei, Anjorin, Asllani, Gineitis, Tameze e Ilkhan, anche se hanno tutti caratteristiche differenti.

Più problematico invece l’infortunio di Simeone, infatti al Torino restano come attaccanti di ruolo Adams e Zapata, però Duvan finora non aveva, quando è accaduto, mai giocato più di una ventina di minuti. E’ quindi improbabile che fra due lunedì sia già in grado di giocare per almeno un tempo, di certo non per tutta la partita. L’assenza di Simeone purtroppo peserà perché il Torino perde il suo bomber principale: il Cholito con quattro reti era l’attuale capocannoniere granata.

Il problema è che il Torino stava già segnando poco come dimostrano le dieci reti, una è stata un autogol, in undici partite e in ben cinque nessuno è finito sul tabellino dei marcatori. I gol di Simeone oltretutto finora sono stati pesanti in termini di punti poiché ne avevano fatti conquistare 8, due vittorie con Roma e Napoli e due pareggi con Lazio e Pisa, sul totale di quattordici. Ora sarà fondamentale l’apporto in termini di gol in particolare di giocatori come Ngonge, Vlasic, Lazaro, Pedersen, Nkounkou, Casadei e Asllani. Finora solo Ngonge ha segnato, ininfluente la sua rete perché alla fine il Parma aveva vinto, e Vlasic in Coppa Italia, che aveva permesso di battere il Modena e passare il turno. Oltre ai gol di Adams, finora due, e si spera al più presto anche di Zapata servirà che esterni d’attacco e centrocampisti del Torino segnino di più.