Agroppi: "Cairo ha sperperato per gli allenatori"
Non poteva mancare la voce di Aldo Agroppi riguardo alla delicata situazione granata. L'ex giocatore toscano si è messo in contatto telefonico con la trasmissione "Orgoglio Granata" su GRP, e ha dato un consiglio a Cairo: "Dovrebbe chiamarmi più spesso, gli darei utili pareri, gratis s'intende, visto che un po' di calcio me ne intendo. Innanzitutto non rovini le sue aziende per il calcio, perchè è un ambiente difficile e si fa anche in fretta ad essere consigliati male da gente senza scrupoli. Soprattutto non faccia contratti a lungo termine agli allenatori, categoria che è la più precaria del settore. Non ha senso sperperare tutti questi soldi per fare un biennale a De Biasi, così a Novellino. Prenda un allenatore e lo metta sotto contratto un anno, alla fine se ha fatto bene glielo può rinnovare, ma solo per un' altra stagione. Con i soldi risparmiati può acquistare dei buoni giocatori".
Analizzando i calciatori in organico, senza fare nomi, Agroppi ha aggiunto: "Si parla sempre di grinta da Toro, basta. Ai miei tempi non c'era solo la grinta, ma anche tanta qualità, che oggi mi sembra manchi alla squadra. Questi sono giocatori mediocri, per fare bene ci vuole gente di qualità".
L'ex giocatore e allenatore piombinese ha poi dato consigli di "professionalità": "Io non so se questi attuali giocatori del Toro fanno troppa vita notturna o sessuale. Però ricordo che se non si fanno sacrifici non si può essere al cento per cento quando si scende in campo. Io credo di essere stato un professionista intelligente perchè, sapendo di non essere un fuoriclasse, ho dovuto lavorare tanto per stare al passo con gli altri e fare una buona carriera. Al Toro ci sono giocatori che forse si sentono appagati dopo aver prolungato il contratto e non stanno più girando come l'anno scorso, gocatori che magari si divertono e hanno, che so, magari qualche avventuretta extra coniugale. Insomma per rendere al meglio si può anche avere qualche distrazione, ma lungo la settimana bisogna pensare a non esagerare".