24 ore di passione e del doman non v’è certezza
Il presidente Cairo ha detto e ribadito che non cederà nessuno dei suoi big dopo il 30 giugno, la fatidica data è arrivata e allo scoccare della mezzanotte se non arrivano notizie contrarie Darmian, Glik, Peres e Maksimovic dovrebbero restare in granata. Plaudendo alle intenzioni di Cairo, però forse fissare come termine ultimo oggi è stato troppo restrittivo perché ufficialmente il calciomercato nel nostro paese apre i battenti domani e sia in Italia sia all’estero moltissime situazioni sono ancora da definire e si sa che a cascata quando se ne sblocca una si hanno ripercussioni su tutte le altre.
In tutta franchezza non è possibile escludere che domani e nei giorni successivi qualcuno busserà alla porta del Torino per avere uno dei suoi gioielli offrendo cifre e/o contropartite tecniche interessanti e accattivanti. A quel punto Cairo che farà? Dirà no, grazie. Possibile. E se poi il suo calciatore gli dice che è interessato alla proposta che ha ricevuto e vuole essere ceduto, che cosa succederà? Il presidente gli dirà che ormai è tardi e che se ne riparlerà magari a gennaio, forte del fatto che tutti i big non hanno il contratto in scadenza il prossimo anno. La risposta è legittima e non ci sarebbe nulla da eccepire. Però lo stesso Cairo ha sempre detto che non ha senso trattenere chi vuole andarsene. Il rischio che il Torino s’infili in un tunnel dove non si vede l’uscita c’è, con tira e molla e insoddisfazioni varie che potrebbero portare comunque a divorzi più avanti, ma sempre in questa sessione di mercato e con tutte le implicazioni che ne deriverebbero per la squadra, il gioco e l’inizio del campionato. I punti che si perdono nel girone d’andata difficilmente si recuperano in quello di ritorno.
Non si discute il fatto che se si mette al primo posto il bene del Toro e si vuole innalzare l’asticella ha stra-ragione Cairo a dire che dopo una certa data chi c’è deve rimanere altrimenti la società non ha più il tempo per sostituirlo adeguatamente in modo da consegnare l’ossatura della squadra a Ventura per l’inizio del ritiro, fissato il 12 luglio a Bormio. Allo stesso tempo però allungare di qualche giorno il mercato che riguarda Darmian, Glik, Peres e Maksimovic pare quasi fisiologico e senza danni se è spostato a martedì 7, perché il raduno è fissato per il giorno successivo e fino a quella data Ventura non inizierà a preparare la nuova stagione.
Sia chiaro, non è un assist per Cairo o un suggerimento paventare l’ipotesi di modificare il termine fino a oggi perentorio del 30 giugno per le cessioni dei big, farlo potrebbe evitare che qualche giocatore si senta intrappolato nel Torino e che pensi di avere perso un’opportunità perché il presidente è stato troppo rigido nell’imporre le regole.
Chi vuole il bene del Toro potesse non cederebbe Darmian, Glik, Peres e Maksimovic né oggi né in seguito, ma tutti sanno che certi sacrifici sono inevitabili, soprattutto se il cambio non è sfavorevole. Certo se Cairo riuscisse a rispettare l’intento iniziale e restassero tutti i gioielli ci sarebbe da fargli un monumento, ma allo scoccar della mezzanotte mancano tante ore e per i tifosi del Toro è indubbio che saranno ore di passione e di ricerca frenetica inseguendo ogni indiscrezione, voce, mezza notizia, rumor, annuncio o smentita ufficiale per capire chi resterà o chi andrà via. Meglio però mettersi nell’ottica che del doman non v’è certezza.