Zenga-Toro l'11 aprile il primo contatto

13.05.2009 14:07 di  Raffaella Bon   vedi letture

Salvezza e mercato. Si viaggia verso la sfida con il Napoli seguendo un doppio binario. Obiettivo chiaro e ineluttabile quello della permanenza in serie A. Più sfumato e ancora appena abbozzato quello che punta già verso la prossima stagione. Cairo non vuole farsi trovare impreparato, anche se c’è il massimo riserbo su ogni trattativa, perché ora conta soltanto fare quadrato attorno a Camolese. Però qualcosa già si è mosso e arrivano conferme su una trattativa di cui si è parlato qualche giorno fa e che Cairo definì «una polpetta avvelenata». Il riferimento presidenziale era alle voci sull’arrivo di Walter Zenga come allenatore in caso di salvezza. Il dossier che vorrebbe l’allenatore del Catania sulla panchina granata si arricchisce di nuovi dettagli. Innanzitutto è ormai sicuro che l’Uomo Ragno non resterà in Sicilia anche nella prossima stagione. Il Catania ha raggiunto la quota sicurezza in anticipo e Zenga potrà incassare il premio di 100 mila euro che l’ad Lo Monaco gli aveva promesso, in caso di permanenza in serie A, in aggiunta ai 350 mila euro di ingaggio.

Come si sa Camolese ha un contratto che scade a giugno. Cairo ha voluto firmare per un rapporto breve spiegando: «In passato ho fatto contratti lunghi e ho cambiato tanti allenatori. Chissà che con Camolese non si possa invertire la tendenza». E anche se l’allenatore-tifoso sta lavorando molto bene in una situazione tecnica decisamente difficile, la tentazione di cambiare ancora frulla netta testa del presidente. Zenga è in pole in caso di salvezza. Se il Toro precipitasse in B, ci sarebbe anche Colantuono a fare ombra a Camolese.

Fonti molto vicine al tecnico del Catania assicurano che un primo contatto c’è già stato, esattamente l’11 aprile dopo la partita persa dai siciliani all’Olimpico torinese. Zenga piace per come ha gestito la stagione del Catania, per l’ambizione che gli ha fatto mettere il Toro fra le squadre che possono completare la sua crescita professionale. Ovviamente neppure il diretto interessato ammette il possibile trasloco che lo avvicinerebbe alla sua abituale residenza milanese. «E’ una questione delicata» ha commentato, senza confermare, e senza negare. Anche perché è legato a Catania per un’altra stagione. Ma c’è una recente dichiarazione di Lo Monaco che potrebbe facilitare l’addio di Zenga: «Se il nostro tecnico decidesse di lasciarci, non avremmo problemi». Fra l’altro fra Walterone e la curva granata c’è già un feeling. Quando giocava nell’Inter, una volta applaudì la Maratona prima e dopo la partita. Un gesto che gli ultrà non dimenticano. E che Cairo non sbaglierebbe scelta lo dimostra l’interesse che l’allenatore milanese suscita anche all’estero. Villarreal e Atletico Madrid si sono messe in lista d’attesa per portare Walter nella Liga.

Giusto che Camolese possa lavorare in tranquillità, ma questo è anche il momento in cui si pensa già al mercato. Anche senza avere certezze sulla categoria in cui i granata giocheranno ci si guarda attorno per non farsi trovare impreparati. Foschi lavora su più fronti, negli ultimi giorni si è aperta una corsia preferenziale che porta a Napoli. Proprio la squadra che i granata affronteranno domenica nell’ennesia sfida cruciale. Fra il club di De Laurentis e Cairo potrebbe concludersi un affare che ha al centro il centrocampista Blerim Dzemaili che il Toro ha riscattato un mese fa per 2 milioni di euro dal Bolton. Come per Zenga è tutto in divenire. Ma c’è del movimento attorno al Toro ed è un fatto importante per una squadra che sta concludendo un’altra stagione di pura sofferenza.
 

 

fonte lastampa