Toro, silenzio, ci si allena
Sta ripartendo il Toro targato Camolese e la curiosità è tanta, ma il problema è che non si poptrà vedere nulla dal vivo ancora per un bel po' di tempo.
Certamente non è nostra intenzione fare polemiche sulla scelta di tenere chiusi i cancelli del campo di allenamento, anche se non siamo d'accordo. Probabilmente in questa fase di "conoscenza", fra Camolese ed i giocatori un po' di privacy non guasta, anzi, ma ascoltato il Rosina di ieri qualche pensiero ce lo siamo fatti.
"Cento o duecento tifosi sulle tribune tolgono la tranquillità", francamente non capiamo. Non vogliamo colpevolizzare il Capitano che se non altro dice le cose come stanno, riportando con ogni probabilità il pensiero dei suoi colleghi, ma se qualche centinaio di persone tolgono la tranquillità, allora capiamo il perchè di tanti disastri in campionato.
Quando 20.000 persone ti guardano e ti giudicano in un secondo, immaginiamo proprio che la pressione per i nostri beniamini sia insopportabile, figuriamoci a S.Siro quando ce ne sono di media 60.000.
Ci sembra questo un limite caratteriale insuperabile, non si può pensare al calcio immerso in un'atmosfera Zen, dove il silenzio per la sacralità del momento non deve essere rotto da qualche becera parola.
D'accordo sul momento attuale, molto meno sulla regola del silenzio assoluto.
Al posto dei fumogeni (che tanto si vedono praticamente più) accenderemo bacchette d'incenso, invece del rullare dei tamburi un suono ritmato dai campanellini ... stiamo esagerando ovvio, perchè pensiamo che un po' di sana pressione sarebbe servita a chi è troppo tranquillo per rendersi conto che le cose stavano andando proprio male.
Nell'eremo solitario del campo d'allenamento in questi mesi si sono consumate antapatie, divisioni e spesso ci è sembrato disinteresse.
WAN andandosene ci ha comunicato che la squadra era in condizioni disastrose, che non era in grado di affrontare nemmeno una squadra di serie C ... alleluja! Ce ne eravamo accorti tutti, tranne probabilmente i diretti interessati. Sarà tutta colpa di GDB ovviamente.
Ci rendiamo conto che il paragone stona molto in queste righe a tinte granata e forse proprio per questo lo facciamo, perchè infastidisce pure noi che lo facciamo: mai sentito parlare di Nedved?
Ci risulta che il Ceco si alleni da solo correndo nei boschi per aumentare la sua resistenza, che ogni giorno dedichi del tempo extra alla cura del suo corpo, delle sue fasce muscolari e della sua testa, finalizzando tutto alla partita. Alla sua età, quasi quella del vituperato Corini, corre almeno il doppio di tanti ragazzi granata.
Ecco diciamo che proprio Corini prima della Sampdoria aveva messo il dito nella piaga: altro che dieci finali! Se non ti prepari mentalmente e fisicamente studiando te stesso e gli avversari, forse è meglio non parlare di finali.
Comunque aria nuova e vita nuova sotto il sole di Torino e del Torino, vediamo se Camolese riuscirà nell'impresa di risvegliare la bella addormentata sul Po, facendoci vedere qualche cosa di diverso ... si possono cambiare tutti i moduli del mondo ma se non si corre c'è poco da dire.
Camola ha espresso il suo dogma:" Quando si attacca tutti in avanti, quando si difende, tutti indietro" e questo significa correre. Vediamo se troveremo qualcuno nei boschi di Stupinigi a fare qualche kilometro extra, a piedi e non in macchina.
GMC