Toro, quando gli stipendi non corrispondono al rendimento
Negli ultimi anni, nonostante una diminuzione rispetto alla passata stagione, il Torino ha alzato il tetto salariale fino a qualche stagione passata fissato prima a ottocentomila euro raggiungendo poi il milione. Ora il monte ingaggi è l'ottavo del campionato, ma soprattutto non rispecchia assolutamente meriti e demeriti nella sua distribuzione in rosa. A parte l'attaccante Andrea Belotti e l'estremo difensore Salvatore Sirigu, che percepiscono due milioni a testa ma tengono anche su tutta la baracca granata, gli altri calciatori più pagati hanno fino a qui deluso, pur rimanendo fortemente incisivi per il libro paga.
Basti pensare al milione e settecentomila euro guadagnati da Armando Izzo, Simone Verdi e Simone Zaza. Il difensore ha quantomeno evidenziato una stagione di alto livello, finendo però sotto tono fino a scomparire in favore del ben più economico Gleison Bremer, il quale percepisce quasi un quarto dello stipendio. Verdi e Zaza hanno fornito troppo spesso prestazioni non all'altezza, guadagnando molto ma convincendo solo a sprazzi, e molto raramente. Oltretutto, per questi due calciatori il Torino ha sborsato una cifra che supera i quaranta milioni complessivi. Dunque valori e richieste elevate senza portare un contributo accettabile che corrisponda in qualche modo alla spesa.