Toro, la tensione si sta allentando
La vittoria in casa contro l'Ascoli, maturata in un clima surreale con i tifosi a fare da presidenti e Urbano Cairo a scontare un Daspo forzato, ha testimoniato alcuni aspetti fondamentali: 1) I giocatori non hanno giocato contro l'allenatore, nè esiste la volontà da parte loro di "fare fuori" il loro conducator (come era stato ventilato da più parti la scorsa settimana). 2) Il Toro non è guarito: contro una delle formazioni più deboli e maggiormente in crisi di tutta la serie B, Ogbonna e compagni sono riusciti a complicarsi la vita immediatamente, rendendo angosciosa e iper difficoltosa la vittoria. 3) Se il Toro non è guarito, perlomeno ha allentato la tensione. Quella che è scesa in campo all'Olimpico, lunedì sera, era una squadra attanagliata (specie nel primo tempo) dalla paura. Poi, mano a mano che i minuti trascorrevano, i granata hanno preso coraggio. La speranza è che questi ragazzi vivano con minore trasporto e maggiore allegria i novanta minuti sul campo, tenendo, invece, il massimo atteggiamento di professionalità durante la settimana. 4) "Nuntio vobis gaudium magnum": Habemus terzino sinistro oltre a Garofalo: Zavagno! L'italo argentino non è soltanto una meteora. E' un giocatore che può tornare utile a Lerda e sia contro il Bari in Coppa Italia, sia di fronte ai marchigiani, lo ha dimostrato.
5) Lerda ha la testa più dura di uno Zeman, un Glerean o qualunque altro maniaco tatticista di professione allenatore. E' il suo grande limite. MA...può essere la sua grande, immensa forza. Unica indicazione in questo caso: lasciarlo lavorare e dargli ancora tanto, ma tanto, ma tanto tempo a disposizione.