Toro, effetto Pestrin
Una vittoria convincente, le curve vuote, il campionato che ora sembra possibile, un giocatore Manolo Pestrin che è stato come l'acqua nel deserto (granata) ed una considerazione ... ci voleva tanto?
Come si usa dire nel gergo ignorante del calcio, dopo il "E' normale che..." di Totti, oggi va di moda il "tanta roba" di Caressa ... ed è proprio tanta roba quella che è ruotata intorno al Toro del sabato di serie B.
Il Toro vince, anzi stravince in rimonta, ma sopratutto domina con fraseggi ed idee gli avversari.
Ad un certo punto è sembrato che tutti corressero sulle ali dell'entusiasmo senza sentire la fatica ... gli esterni esternavano, le punte puntavano, i due di centrocampo sembravano sei, solo in difesa qualche sbavatura con un Alex Calderoni modello super soap, che faceva venire i brividi ad ogni intervento.
Colpisce la prestazione di Pestrin, praticamente sconosciuto, che gioca manco fosse Guti del Real, si fa trovare e trova i compagni con una facilità sconosciuta a Loviso, l'uomo che si avvitò su se stesso.
Fa le cose semplici, passa la palla quando la deve passare, appoggia al giocatore più vicino velocizzando la manovra ed innescando la ripartenza ... insomma l'ABC del calcio nella sua forma migliore ed è dopo questa normalità riconquistata che accadono due cose incredibili: i giocatori di qualità del Toro si esprimono al loro livello facendo la differenza ed il pubblico "fedele" prima sorride e poi se la ride alla grande ... ma proprio alla grande.
Brutto dirlo oggi, ma lo abbiamo detto anche prima, chi non c'era si è perso un bello spettacolo e oggi ci sentiamo di dirlo chiaramente: meglio dare un taglio netto con il passato.
Certo ognuno ha le sue ragioni, più o meno legittime, e le esterna come crede nella massima libertà, il Toro è una squadra e per molti una fede e non un partito politico stile anni 30 in cui bisogna essere allineati e coperti per dogma ... quindi massima libertà, ma come per la squadra aver tagliato con il passato (i giocatori reietti), anche il Tifo dovrebbe tagliare con lo schema della contestazione.
Bianchi (buonista) dedica il gol ai compagni a casa non solo per spirito corporativo, ma perchè si rende conto che da oggi le vittorie del Toro saranno sconfitte personali per loro ... che oltretutto sono ancora senza un futuro.
Scommesse? No, pensiamo solo, come già detto molte volte, che quando si prende il giro della lamentela continua alla fine non ci si impegna più in nulla tanto è solo colpa degli altri e questo è stato lo sbaglio.
Cairo ne esce rinforzato, anche se oggi dovrebbe aver imparato la lezione: avere una predilezione per i fantasisti ed i battitori liberi, non vuol dire metterli tutti insieme nello stesso posto, le squadre sono fatte di genio ma anche di costanza e umiltà, che se si sposano con la qualità portano sempre al successo.
That's incredible ... una vittoria e la quota Play-off è a tre punti (occupata dal Grosseto appena bastonato) ... allora non siamo pazzi a crederci!
E ora vediamo se arriverà anche El Pescador Salgado o/e Makinwa, rientrerà pure Coppola tra l'altro ... oh finalmente una buona settimana granata in arrivo!
GMC