Toro, De Biasi ha una settimana: poi Camolese o Donadoni

In sette giorni, mercoledì contro l'Atalanta e domenica con la Samp, De Biasi si gioca tutto. In caso di ennesimo flop sarà difficile per Cairo, che in estate aveva sposato il progetto dell'allenatore e del ds Pederzoli, rinnovare la fiducia ad un tecnico abbandonato dalla squadra, almeno sul campo. Ultimo posto in classifica, quarta sconfitta consecutiva, verrebbe da pensare che il momento sia propizio per voltar pagina, l'allenatore il primo a pagare.

«Abbiamo fatto tutto per bene, per questo non mi capacito del momento no, di una crisi che sono convinto sia solo di risultati». Il giorno dopo la sconfitta nel derby, Cairo è davanti alla tv per seguire l'Atalanta, prossima avversaria dei granata, al telefono con i più stretti collaboratori, mentre il tam tam mediatico rimbalza i nomi dei successori di De Biasi, da Donadoni a Novellino a Camolese. «Restiamo uniti e pensiamo a battere l'Atalanta: la classifica è corta, basta poco per svoltare, ci vogliono solo i gol, e ne abbiamo già sbagliati tanti» le parole del presidente pronto a smentire contatti con Donadoni («non lo sento da quasi un anno») e tutti gli altri. Il toto-successore concede poche chance a Novellino, sotto contratto ma inviso ai giocatori e alla piazza e sospinto caldamente verso la Samp. Più accreditato Camolese, gradito a tifosi e giocatori, una promozione con i granata nel 2001. Sempre che De Biasi, tra Atalanta e Samp, non riesca a svoltare.