Toro-Albinoleffe, stessi punti ma paghe d'oro per i granata

12.02.2010 17:14 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Andrea Scappazzoni per www.cronacaqui.it
Toro-Albinoleffe, stessi punti ma paghe d'oro per i granata
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© foto di Federico De Luca

Stessi punti in classifica, conti in banca diversi. Le due realtà dei gioca­tori di Albinoleffe e Toro si distinguo­no soprattutto per gli ingaggi. La so­cietà lombarda, infatti, spende que­st’anno circa un milione e 700 mila euro di stipendi per una trentina di giocatori in rosa. I granata, per lo stesso numero di tesserati, 15 milioni circa, quasi dieci volte tanto. E per il momento i risultati danno ragione ai prossimi avversari dei granata in cam­pionato.
CHE DIFFERENZE
Tutto l’Albinoleffe, in pratica, costa meno di Rolando Bianchi, capitano granata e giocatore dallo stipendio più alto in squadra coi suoi quasi due milioni lordi. E pensare che i giocatori più pagati dei bergamaschi sono i quotati Pelizzoli, Bombardini e Celli­ni, giocatori che fanno la differenza per meno di 300 mila euro. Eppure il divario non si è visto in campo: per ingaggi il Toro avrebbe dovuto stra­vincere questo campionato, e invece si ritrova invischiato in una zona della classifica che non dovrebbe apparte­nergli e che ha creato disagi e disordi­ni fino a qualche settimana fa.
ALTRO MONDO
E pensare che fino a metà gennaio la differenza di monte ingaggi era ancora più alta, complici le presenze in grup­po dei “big” (negli stipendi) come Di Michele, Diana, Colombo, Calderoni, Pratali, Pisano. Questi giocatori - in parte pagati tuttora dal Toro - confron­tati ai nuovi arrivi D’Aiello, D’Ambro ­sio, Pestrin e via dicendo, stavano (e stanno, almeno parzialmente) facen­do sprecare al presidente Cairo una cifra vicina ai tre milioni di euro.
ESAME DI CONTINITA’
Quella di domani con l’Albinoleffe, tuttavia, non è solo una sfida tra “ric ­chi e poveri”, ma è anche una prova del nove per Colantuono, che ora vuo­le rilanciare le ambizioni del gruppo. Resettato l’ambiente, tagliate le spese, da dieci giorni il Toro si può dire che sia ripartito. Inizia a convincere la squadra granata, ma serve ancora una cosa per riportare dalla parte di Bian­chi e compagni i tifosi: la continuità. L’Albinoleffe, prima della sconfitta subita con l’Ancona sabato scorso, era riuscito ad infilare sette risultati utili di fila, con due pareggi e cinque vitto­rie consecutive. Un’accelerata che il più quotato Toro non è mai riuscito a dare in questo campionato in cui, solo ora, si ritrova per la prima volta nelle condizioni di poter allungare la stri­scia positiva di risultati utili a quattro partite. Un’anomalia grave, questa, che necessita di essere curata.