Torino, tutti contro tutti: dalla contestazione al confronto Sirigu-Izzo

24.11.2019 11:32 di  Redazione TG   vedi letture
Fonte: E. Pastorella per Tmw
Torino, tutti contro tutti: dalla contestazione al confronto Sirigu-Izzo
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

E pensare che le sensazioni della vigilia di Walter Mazzarri erano positive. Sapeva della forza dell’Inter e del tabù sosta (una sola vittoria da quando è in sella ai granata dopo le pause), ma ciò che aveva visto a Brescia e durante le settimane di allenamenti al Filadelfia lo facevano ben sperare. Il tracollo dei suoi, invece, è iniziato dopo soli 12 minuti con la fuga di Martinez in una difesa a dir poco imbarazzante, per proseguire alla mezz’ora con il raddoppio di De Vrij (altra dormita generale) e nella ripresa con il tris di Lukaku. Una batosta che certifica dati sempre più preoccupanti: settimana sconfitta in 13 partite, 20 reti subite, il tonfo casalingo con il passivo più pesante nei quasi due anni di Toro di Mazzarri. E l’ambiente, tutto, è ormai sull’orlo di una crisi di nervi.

Contestazione generale – Hanno incitato la squadra per gran parte della partita, nonostante fossero in netta inferiorità numerica rispetto ai nerazzurri, poi a 10 minuti circa dalla fine i tifosi granata hanno detto “basta”. Dalla curva Maratona, cuore pulsante del tifo, e poi via via in tutto il resto dello stadio, è partita la contestazione: dapprima verso il presidente Urbano Cairo, invitato a passare il testimone, e poi verso i giocatori, ai quali è stato chiesto di tirare fuori gli attributi. Poi, forte e chiaro, è partito un coro rivolto a Mazzarri, mandato apertamente “a quel paese”. Non viene risparmiato nessuno, la gente del Toro è stufa di una stagione che sta prendendo la piega della mediocrità. E anche in campo, il termometro è altissimo.

Sirigu vs Izzo – Partiamo dal presupposto che non si parla di “caso” o simili, però è indubbio che il confronto tra Sirigu e Izzo non sia passato inosservato. In breve, ecco l’episodio: un giocatore nerazzurro resta a terra, il portiere vorrebbe proseguire l’azione mentre il difensore calcia fuori il pallone per permettere i soccorsi. I due discutono animatamente prima da distante, poi via via si avvicinano l’uno all’altro. Toni più che accesi, per di più davanti a oltre 20mila persone e non all’interno di uno spogliatoio, sintomo che anche all’interno della squadra si percepisce la tensione di un momento delicatissimo. E a Genova contro i rossoblù la temperatura si alzerà ancora: un’altra sfida chiave per i granata, che ormai si stanno impantanando nelle zone della classifica di chi non ha alcuna ambizione.