Torino, tanti cambi quante incognite

04.02.2010 10:40 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Gaetano Mocciaro per www.carlonesti.it
Torino, tanti cambi quante incognite
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alessandro Pizzuti

E' finito il mercato invernale più incredibile della storia del Torino. 12 nuovi acquisti, più il rientro dal prestito del giovane Suciu: non si era mai visto un tale via vai nella storia granata del mercato di riparazione. Petrachi si autopromuove (e ci mancherebbe), molti storcono il naso, considerato il lignaggio dei nuovi arrivati, non proprio considerati dei futuri Messi o Cristiano Ronaldo, o per lo meno non reputati in grado di far fare alla squadra quel salto di qualità che le garantirebbe l'aggancio alla promozione. Probabilmente troppe sono le scommesse e l'azzardo è davvero tanto considerati gli obiettivi dichiarati di inizio stagione e l'attuale posizione in classifica.

A favore dei nuovi arrivati gioca la fame di mettersi in mostra, l'entusiasmo, l'umiltà. Cosa che è davvero mancata a buona parte della squadra quest'anno e a molti acquisti dal grande nome degli anni precedenti (Fiore, Recoba, Barone per fare qualche nome). L'assenza di fame e "attributi" di gente dal nome e stipendio importante ha reso necessario far piazza pulita. Peccato solo che, come nel caso di Loviso e Di Michele, la loro cessione in prestito non solo non frutti un centesimo, ma anzi, porti la società a coprire ancora una parte dell'ingaggio.

Non sarà facile amalgamare tutti questi giocatori alla rosa attuale, a maggior ragione in un campionato già iniziato, dove a differenza dell'estate non ci sarà il tempo di sperimentare e far inserire gradualmente i nuovi arrivati. Non è una cosa da poco per una squadra che deve compiere una rimonta per agganciare almeno i playoff. In più, nonostante la quantità di arrivi qualche casella mancante non è stata riempita. Su tutte quella della seconda punta. Ottima alternativa Inacio Pià, che garantirà profondità e qualche guizzo, molto meno Salgado, dotato di maggior fisicità ma grezzo e poco a suo agio sottoporta, per quanto ha fatto vedere nelle sue esperienze in cadetteria. L'addio di Vantaggiato e Di Michele doveva però portare la società a rimpiazzarli in altra maniera.

In difesa la cessione di Pratali è stata colmata da un difensore di ottime prospettive come Rocco D'Aiello, ma che allo stesso tempo rimane una scommessa. Questo riempirà di maggiori responsabilità Angelo Ogbonna, che sarà chiamato alla prova di maturità. A centrocampo ancora una volta tanta, troppa sostanza con Pestrin e Barusso. Tuttavia l'arrivo di quest'ultimo potrebbe essere un vero affare: a Rimini ha fatto sfracelli, Spalletti lo ha voluto alla Roma. Lui non è esploso soprattutto per importanti guai fisici. Trovarlo completamente recuperato potrebbe essere il miglior acquisto in assoluto. Nonostante i numerosi movimenti di denaro si è mosso poco o nulla.

Venerdì sarà la prima importante prova del nuovo Torino targato Petrachi. Un test subito impegnativo contro una squadra che, insieme alla Reggina era considerata la prima antagonista del Torino alla vittoria in campionato. L'occasione giusta per far vedere se questo Torino è in grado di meritarsi la Serie A.