Torino, Napoli ultima fermata?
Il pareggio casalingo contro il Bologna, unito al contemporaneo pari del Lecce contro il Napoli, ha mantenuto inalterata la situazione. E' questo l'unico punto positivo sul quale appigliarsi, per le ultime tre giornate di campionato.
Purtroppo, nonostante il vantaggio in classifica, il risultato finale ha decisamente dato vantaggio ai felsinei, che hanno dalla loro un calendario migliore, con il Lecce in casa, trasferta contro una squadra che potrebbe già essere salva (il Chievo) e l'ultima sfida al Dall'Ara contro il Catania, già in vacanza.
Di contro il Toro avrà Napoli al San Paolo, poi Genoa in casa e trasferta contro la Roma. Esclusi i partenopei, le successive avversarie si giocano attualmente Champions League e la Coppa Uefa ed è molto probabile che siano ancora in corsa al momento dello scontro diretto.
Con questo scenario si vivranno tre settimane da brividi, con la concreta paura che il punto di vantaggio non possa essere sufficiente.
Partendo dal concetto che tutto è ancora da giocare c'è da analizzare il motivo di tale situazione e fare i mea culpa per ritrovarsi, per l'ennesima volta, a vivere un finale di stagione di passione.
Quello che maggiormente ha pesato, e conferma ne è stato l'1-1 di domenica, l'estrema difficoltà di vincere gli scontri diretti, faticando persino tra le mura amiche.
Facendo qualche passo indietro, alle prime giornate del girone di ritorno vediamo che il Toro aveva la possibilità di prendere il largo dalle dirette contendenti per la salvezza, sfruttando una serie di scontri diretti proprio in casa. Il risultato è stato desolante: Torino-Reggina 0-0 e due settimane dopo Torino-Chievo 1-1. Lista che poteva allungarsi, contando le vittorie sofferte e di misura contro Siena e Catania, squadre tranquille in classifica che tuttavia non hanno permesso una vittoria agevole.
Una serie di indizi che fanno salire alla ribalta forti problemi di personalità, di una squadra che non regge la pressione nei momenti decisivi. A rafforzare la tesi l'unico successo contro una diretta concorrente alla salvezza, il 3-0 al Lecce, alla prima giornata, ovvero quando ancora la classifica ha un peso molto relativo.
Il Napoli appartiene alla lista di squadre come Siena e Catania, tranquilla che aspetta solo le vacanze. E' questo il punto positivo per il Toro, che potrà fare leva sull'enorme differenza di motivazioni, così come successe contro toscani ed etnei. Vincere al San Paolo ha un peso importantissimo anche in vista delle sfide impossibili dei due turni successivi, oltre al fatto che una mancata vittoria porterà quasi automaticamente a vedersi raggiunta o sorpassata da Lecce o Bologna. Proprio quest'ultima situazione potrebbe essere un'ulteriore banco di prova sulla personalitàà granata. Ci confortano i precedenti degli ultimi due anni, dove grazie a importanti colpi di coda il Tor ha ottenuto nel finale la salvezza. E se, come si dice, non c'è due senza tre...