Torino-Frosinone, le pagelle
SERENI 7 – Dopo tre minuti stoppa Santoruvo, evitando un inizio da incubo. Si fa sorprendere dallo stesso attaccante nella ripresa, ma si rifà alla grande sempe nella ripresa con due paratone su Cariello e ancora Santoruvo.
D’AMBROSIO 6 – Prestazione da “soldatino”. Esce fuori dalla linea difensiva raramente, prova la conclusione dopo pochi minuti, poi lentamente arretra limitandosi al compitino. Anche per via di una settimana complicata che lo ha presentato alla sfida in condizioni non ottimali. st 40’ RIVALTA NG
LORIA 6 – Attento e pulito in difesa. All’occorrenza prova a dare una mano anche a impostare e ad avanzare.
OGBONNA 7 -La positiva gara di Rieti con l’under 21 propone questo giovane col morale alto e in splendida forma. Praticamente impeccabile nel primo tempo, dove Santoruvo non la vede quasi mai. La sua fisicità completata dal tempismo negli interventi e l’abilità nel gioco aereo lo fanno uscire sempre vincente in ogni confronto. Nella ripresa, però, arriva l’ormai immancabile amnesia: cross di Basso e il giovane centrale si perde la vecchia volpe Santoruvo che non perdona e segna. Un errore che potrebbe essere decisivo e che decide lui stesso di porre rimedio, facendo sentire il suo peso anche in area avversaria. Prima costringe al miracolo Frattali, poi si procura il rigore che varrà il 2-1, venendo cinturato da Bocchetti.
RUBIN 5.5 – L’infortunio di Garofalo lo rilancia come titolare. Lui non sfrutta l’occasione. Dalle sue parti c’è Troianiello, che crea scompiglio appena prende palla. Fatica a contenerlo, un paio di volte gli scappa e il Frosinone quasi colpisce. In fase di sganciamento non lo si vede quasi mai.
ANTONELLI 6.5 – Decisamente il migliore fra i nuovi esterni arrivati (Scaglia e Statella gli altri). Fresco, guizzante, generoso e coraggioso nel puntare l’uomo e saltarlo. Nel primo tempo l’occasione più nitida è tutta merito suo, grazie a una bella incursione sulla fascia e a un assist al bacio che Bianchi doveva solo appoggiare in rete. Nella ripresa è meno incisivo, tuttavia la sua prova rimane incoraggiante. st 36’ BARUSSO NG
GENEVIER 5.5 – Il primo quarto d’ora è di pura illusione. Un paio di lanci illuminanti, idee chiare e anche personalità. Una conclusione da fuori area respinta dal portiere e poi, rapida, l’eclissi, lasciando per certi momenti tutto il peso del centrocampo a Pestrin. Si intravede a intermittenza nella ripresa, ma ancora una volta la speranza di vedere il gioco granata passare dai suoi piedi naufraga.
PESTRIN 6.5 – La solita prova di sostanza e generosità. Corre, strappa palloni e prova persino ad impostare, anche se i piedi sono quelli che sono.
LEON 6.5 – Regista decentrato della squadra. Tutti cercano lui, consapevoli del suo estro. Lui, genio e sregolatezza, alterna bei suggerimenti, cambi di gioco e giocate individuali con qualche ricamo di troppo, perdendo a volte il pallone o rallentando la manovra. In ogni caso è fra i più vivaci e la sua prova viene premiata con l’assist che vale il 3-1.
BIANCHI 7.5 – Un gol sbagliato a porta vuota, un contropiede sprecato malamente e un rigore, l’ennesimo, fallito. Una partita da consegnare nel dimenticatoio se non fosse che a questi particolari vanno aggiunte tre reti segnate: una su rigore, un’altra rimediando l’errore dal dischetto facendosi trovare pronto sulla respinta del portiere e una prodezza balistica che ricorda l’immagine figurine Panini. Nel bene e nel male il protagonista.
INACIO PIA 5 – Corre molto, ma sembra correre a vuoto. Non esalta le sue qualità di velocità e tecnica e non aiuta Bianchi in area di rigore. Una sola la volta in cui prende iniziativa, prendendo palla, scartando un avversario e cercando, invano, la triangolazione con Bianchi. st 19’ GASBARRONI 6.5 – Il suo ingresso al posto di Pià porta vivacità e una spinta maggiore sulle corsie laterali. In mezz’ora ha il tempo di creare scompiglio fra i difensori ciociari e quasi mette il punto esclamativo sulla partita, non fosse per un Frattali super sulla sua conclusione.
COLANTUONO 6.5 – Sceglie Antonelli titolare e viene premiato ed è bravo a cambiare le carte in tavola nel momento di difficoltà, inserendo Gasbarroni per Pià e cambiando disposizione tattica.