Torino e il menefreghismo

22.04.2009 17:22 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.tuttosport.com

E sia­mo al martedì: ripresa del gra­voso lavoro di calciatore. Nel Torino che affonda nessuno molla: tutto esattamente come una, dieci giornate fa; come uno, due anni fa. Ai soliti me­nagrami che si aspettavano fulmini e saette, il cielo sere­nissimo sopra al Torino pare una finzione, un artificio (difat­ti piove), eppure la corazzata di cartapesta granata procede imperterrita e fiera verso il suo ineluttabile destino. Il più pal­pitante e verace dei granata, Rino Foschi è (tenuto?) lontano dalla squadra. A fare la guar­dia al barile c’è Pederzoli, che dopo essere stato degradato da ds non può certo fare il fustiga­tore della ciurma. Camolese si concede alla rituale conferenza e non può che smorzare i toni, allontanare la disfatta di Mila­no e avvicinare la vitale sfida col Siena. Dimenticare per spe­rare di non replicare. Ma i tifo­si come fanno a dimenticare? Ovviamente le porte della Si­sport sono chiuse, questo taroc­co di Toro si trascina ignorato nell’indifferenza più offensiva possibile. E avanti così, altro gi­ro altro regalo (agli avversari).