Torino CF, presentata Aghem, nuovo rinforzo in difesa

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Il ritorno di Brigitta Aghem consente al tecnico Nicco di poter contare su una alternativa di valore in più nel reparto difensivo. Calciatrice che può essere impiegata sia a destra che a sinistra nel ruolo di terzino, campionessa d’Italia con la Primavera nella passata stagione, reduce da sei mesi in prestito all’Alessandria in serie A2, prima vera esperienza fra le grandi. Con l’apertura del mercato invernale ad inizio dicembre la richiesta alla società grigia di riavvicinarsi a casa e il ritorno nella società granata dove la bionda classe ’94 è cresciuta vincendo anche due scudetti Primavera.

Bentornata a casa Brigitta. “Grazie, sono davvero felice di essere tornata a vestire la maglia granata. In questi mesi le mie vecchie compagne mi sono davvero mancate tanto e quando il trasferimento è stato ufficiale mi sono sentita veramente contenta”.

Questi sei mesi ad Alessandria come sono stati? “Molto buoni, la richiesta di tornare a giocare vicino a casa è dovuta solo al fatto che non riuscivo più a gestire gli impegni con la scuola e il calcio. Mi sono trovata benissimo con le compagne e con il tecnico, è stata una bella esperienza”.

Ritrovi un Torino giovanissimo nato dalla fusione della squadra che ha vinto lo scorso campionato Primavera e parte della compagine delle Giovanissime. “Conosco bene le ragazze, sono e siamo molto unite e queste sono basi veramente importanti su cui costruire il futuro. Per quanto riguarda il campionato sappiamo che c’è molto da lavorare, ma insieme riusciremo ad uscire da questa situazione, con l’apporto di tutte”.

A Chiasiellis il tuo riesordio nel Torino con una buona prestazione personale, anche se il risultato è stato negativo per il Torino. “Mah, se devo essere sincera non sono molto soddisfatta della mia prestazione devo e voglio dare di più. Adesso però pensiamo alla partita di sabato con il Fiammamonza in cui dobbiamo conquistare i tre punti”.

Come si affronta un girone di ritorno in cui il Torino dovrà recuperare una classifica deficitaria? “L’unica ricetta che conosco è il lavoro insieme all’unità del gruppo. Queste due componenti unite ad un pizzico di fortuna sono le cose su cui puntare”.