Torino, è sempre il modulo sotto inquisizione

18.10.2010 18:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino, è sempre il modulo sotto inquisizione
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© foto di Alberto Mariani

Quanto è testardo Lerda a voler continuare con il 4-2-3-1, lo stesso schema adottato a Mihajlovic a Firenze e che ha portato la Fiorentina ad essere ultima in classifica? Il mister ha sempre ammesso che non vuole cambiare ma proseguire su queste strada, che ci vuole pazienza, ma attorno al Toro la pazienza è sempre limitata. A Livorno Lerda, per necessità, ha giocato in seguito con un  3-4-1-2, che non dato esiti sperati, anzi ha creato addirittura più confusione, la parola adatta a dare l'idea di quello che è attualmente il Toro in campo. 

Una squadra che vive sempre delle prodezze di Bianchi il quale, dopo aver saltato le prime partite per un fastidioso mal di schiena ha già raggiunto cinque reti sulle dodici segnate, superando il bomber iniziale, Iunco, a quota tre, più quelle di Sgrigna e Obodo. Ma il problema principale è la difesa, che continua a prendere gol da calcio piazzato. Tutti chiedono a gran voce a Lerda di cambiare modulo, di giocare con il più semplice ma sempre redditizio 4-4-2 o al massimo passare ad una 4-3-3. Ma Lerda appare irremovibile, anche a ragione, perchè se la sua caratteristica di gioco è questa, quasi una filosofia, la deve portare avanti fino in fondo, costi quel che costi, appellandosi anche al fatto che probabilmente non ha disposizione i giocatori giusti in ogni reparto.