TMW A CALDO - Bologna-Torino, la voce dei protagonisti

14.12.2008 11:00 di  Raffaella Bon   vedi letture

BOLOGNA

Al tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic è piaciuto molto il Bologna della ripresa, così come non gli era per niente piaciuto quello del primo tempo: "Mi sono arrabbiato perché nel primo tempo abbiamo giocato all'opposto rispetto alla gara che avevamo preparato e facevamo ciò che voleva il Torino. Ho fatto capire ai ragazzi che non si poteva andare avanti così: non era mai successo fin qui che non facessero ciò che avevamo preparato, gli ho fatto capire che non lo permetterò più. Nella ripresa con il rombo a centrocampo Volpi ci ha dato sicurezza e geometrie e Bernacci ha fatto ciò che gli avevo chiesto. Sul rigore del 4-2 non ho gradito molto l'episodio: c'era una lista di rigoristi, toccava a Di Vaio. Bernacci è stato bravo a prendersi la responsabilità, ma se fosse andata male non so cosa sarebbe successo a lui e a chi glielo ha lasciato. Il Bologna si è confermato una squadra difficile da battere, ma certo sbagli in A non si possono commettere: in tal senso c'è ancora da lavorare. Un Di Vaio così' mi ricorda quello dei tempo del Parma, non solo per i gol che segna ma per il lavoro che svolge per la squadra". Siparietto a parte sulla querelle con Mourinho: "La mia frase era una polemica verso la stampa e la disparità di trattamento che ho visto, non certo una critica a Mourinho e men che meno nei confronti dell'Inter, che è stata la mia società per quattro anni e che porto sempre a esempio come squadra e società da imitare per crescere. Quanto al riferimento agli sputi, non vedo il nesso tra la mia dichiarazione e la sua, comunque io non posso parlare di calcio con Mourinho, perché lui non ha mai giocato a calcio. Ho fatto tanti gesti brutti sul campo, ma chi ha giocato a calcio sa che certe cose si devono provare in partita. Non sono gesti giustificabili, ma solo chi ha giocato può comprenderli".

Entusiasta il capocannoniere rossoblù Marco Di Vaio, che ha agganciato per una notte Diego Milito a quota 12 gol: "Tra primo e secondo tempo il mister si è fatto sentire e ha ragione: avevamo preparato una gara diversa, ma il gol di Barone ci ha scombinato i piani perché riusciamo bene a fare gioco contro le squadre che si chiudono. Cosa ha detto? Più che altro cosa ha rotto... E' stato devastante, ci ha dato una grande carica. Nella ripresa abbiamo alzato il baricentro: la svolta è arrivata col centrocampo a rombo, con una mezza punta in più siamo riusciti a costruire meglio, vittoria ottenuta così ci dà consapevolezza che sappiamo vincere e questo ci dà serenità, tranquillità e convinzione per lavorare meglio. Il prossimo passo è vincere 1-0 e per una volta non prendere gol, ma intanto abbiamo dimostrato di saperci credere fino in fondo come ha sempre preteso mister. Il rigore del 4-2? Mudingayi me l'ha suggerito e io l'ho ceduto a Bernacci, era giusto aiutare un compagno a sbloccarsi. Personalmente mi sento bene: sento la fiducia dei compagni, della gente e dell'allenatore e questo per me fondamentale