Taçi a Bologna: "Siamo venuti a vedere se ci volete ancora".
C’era Rezart Taçi ieri a passeggio per via Indipendenza, circondato da suoi guardaspalle. Sì, il petroliere albanese promesso sposo al Bologna e autocandidato al trono del Milan. Non s’è fatto nulla, per ora, né dell’una e dell’altro. Ma ieri Taçi era in città, è arrivato in mattinata «per vedere che aria tira qui» e ha pranzato con tortelloni e vino bianco da Rodrigo. Nel tardo pomeriggio è risalito sull’aereo privato facendo ritorno in Albania. Fioccano subito le voci, ma è Renzo Menarini a sopirle: «Io sono a Milano e non ho incontrato nessuno. Taçi? Non lo sento da luglio». Il petroliere conferma, ma come già fece in estate lascia aperte delle porte: «Seguo tutto, so tutto, leggo tutto. Ho visto le partite del Bologna e dico che potremmo avere qualche punto in più. Non vi ho dimenticato, coltivo sempre la speranza di poter tornare magari con un’altra veste». Sa talmente tante cose, Taçi, che butta lì quanto segue: «Ma è vero che Moggi voleva il club?». La chiacchierata prosegue e le domande inizia a farle lui: «Come hanno commentato i tifosi le ultime vicende?», «perché hanno contestato durante la festa del Centenario?», «è vero che nel club sono entrati uomini di Moggi?». L'interesse - Mentre cammina per via Indipendenza, tutt’altro che preoccupato di farsi notare, Taçi manifesta il suo amore per la città, per i tifosi, per i colori rossoblù. Continua a non svelare il motivo del suo improvviso dietrofront a luglio, ma si lascia sfuggire una frase ambigua: «Siamo venuti a vedere se ci volete ancora». Che significa tutto e niente, ma siccome il Bologna resta una società in vendita o quanto meno in cerca di soci e di capitali, un eventuale ritorno di fiamma del petroliere cambierebbe le carte in tavola. Dopo il pour parler con Claudio Sabatini della Virtus, negli ultimi giorni ci sono stati dei movimenti anche a Livorno, dove Spinelli sembra definitivamente in uscita. Ma il patron labronico ha perseverato a smentire un suo ingresso nel Bologna. Anche su questo Menarini è stato categorico: «Con Spinelli ci ho parlato all’ultima assemblea di Lega, ma abbiamo discusso di tutt’altro e non della società». E in effetti proprio ora che si stanno aprendo le porte per costruire il nuovo stadio, sarebbe abbastanza curioso se la famiglia Menarini decidesse di uscire di scena