Srweb - Toro: Rolando Furioso
Che cosa passa per la testa in certi momenti quando l'adrenalina diventa padrona del corpo e della mente non si sa ... o meglio lo si capisce.
Ci si lascia trasportare dai "sentimenti" e si agisce fuori controllo ed è quello il momento in cui, messi a nudo, viene fuori la personalità recondita delle persone.
Intendiamoci, non abbiamo titolo per scrivere un trattato di psicologia, anzi, e non intendiamo criminalizzare Rolando Bianchi per lo sfogo di lunedì sera, ma semplicemente sottolineare come sia ben diverso il suo comportamento da quello di Eric Cantona di qualche anno indietro.
Certo la figura fatta dal Bomber non è delle migliori, ma anche nel momento in cui Rolly perde la testa, si trattiene, cioè nonostante l'adrenalina sia la vera "proprietaria" del suo corpo in quel momento, qualche cosa (educazione) lo trattiene e non si getta come una belva sul malcapitato ed ingiurioso spettatore.
Reazione smodata la sua, ma anche casuale ... sale sulla balaustra per festeggiare, per urlare la sua rabbia e poi "cade" in avanti, trovandosi di fronte a chi, insieme ad altri immaginiamo, deve averlo insultato parecchio nei minuti precedenti al gol.
Persino noi, in collegamento in diretta, qualche secondo prima del gol avevamo sentenziato che la partita era finita e che il Torello di quella serata non aveva più speranze ... che felicità essere smentiti così clamorosamente.
Immaginiamo la delusione dei tifosi e quindi anche se non condividiamo, possiamo capire gli sfoghi, le urla, un po' meno gli insulti.
Insomma però come si diceva una volta, tutto è bene ciò che finisce bene ed il Torino FC e Rolando invitano il tifoso con tanto di figlio al campo d'allenamento per ricevere le scuse ufficiali del giocatore e della società.
Dispiace per lo sguardo atterrito del bimbo che si butta fra il giocatore ed il padre per "proteggerlo", una scena che conoscendolo deve aver toccato e non poco Rolando Bianchi, persona riservata quasi al limite della timidezza e dai modi gentili.
Risolveranno "fra loro" l'inconveniente e vogliamo chiudere cercando il positivo anche in questa spiacevole storia: finalmente uno con le "palle", uno da Toro, bello sanguigno, che butta il cuore oltre l'ostacolo ... l'importante è che scavalchi solo più le difese avversarie e non le staccionate e che risponda nel modo più adeguato agli eventuali insulti, cioè segnando dei gol.
Un ultimo pensiero a Schiattarella ... si è tolto un bel dente castigando chi non aveva creduto in lui, anche questa se andiamo a ben vedere è un'altra storia da Toro.
GMC