Serie Bwin, la carica dei 40 (e delle due panchine saltate)
A caratterizzare la settima giornata del campionato cadetto ci ha pensato uno dei tre anticipi andati in scena nella giornata di venerdì. L’incontro a “Marassi” tra Sampdoria e Torino ha il sapore nostalgico, quello della Serie A per ambedue le tifoserie, e quello fatto di sfide storiche, tra due dei club più prestigiosi della massima espressione calcistica. Era dal 94’ che il Torino – allora fu Paolo Poggi a sigillare l’uno a zero finale – non sbancava Genoa. Il due a uno finale, rende merito alla formazione granata che ha saputo soffrire andando sotto, per poi pareggiare e ribaltare la situazione grazie al suo uomo simbolo, quel Rolando Bianchi che ha scelto ancora una volta - nonostante arrivassero offerte dalla serie maggiore -, di rimanere nell’ambiente granata.
La partita, ha visto la Sampdoria dominare nel primo tempo. L’inzuccata vincente di Costa, su assist di Semioli al minuto 20’ ha premiato gli sforzi della compagine di Atzori. Al minuto 41’, arriva però per i locali, la doccia fredda: Stevanovic, sulla destra, mette al centro dell’area di rigore un assist perfetto per Suciu che trova l’angolo vincente alla destra di Da Costa. Alla mezzora del secondo tempo, una grande azione di Antenucci, ha permesso a Rolando Bianchi di realizzare (di destro) , il due ad uno definitivo, regalando a Ventura e company la consapevolezza che finalmente potrebbe essere l’anno giusto.
Continua a volare anche il Sassuolo che trova i tre punti grazie al duo Boakye – Sansone . Quest’ultimo appena entrato, si presenta in area avversaria, scavalcando Moreau in uscita con un cucchiaio perfetto condannando il Varese e soprattutto il suo tecnico Carbone.
Due panchine in bilico e due gol per parte tra Crotone e Vicenza. Al 5’ sono i locali ad andare in vantaggio grazie a Pettinari (ex Roma) che sfrutta al meglio l’assist del compagno De Giorgio. Al 29’ il Vicenza trova il pareggio su punizione di Paro, con il portiere Belec non esule da colpe.
Al 31’ della ripresa il Vincenza passa in vantaggio con Misuraca che dopo un controllo in area di rigore trova il destro vincente sul primo palo. Nemmeno il tempo di gioire e Sansone per i calabresi sigla il definitivo due a due.
Uno ad uno al “ Braglia” tra Modena e Brescia. I canarini passano grazie ad un rigore decretato per fallo di mano di Budel, poi espulso. Dal dischetto Greco non perdona, ma il vantaggio emiliano dura poco. Il Brescia trova l’immediato pareggio con Feczesin che di testa batte Caglioni. Nella ripresa, il Modena, nuovamente dal dischetto, ha l’occasione di riportarsi in vantaggio, ma questa volta Greco si fa neutralizzare il penalty dal bravo Arcari.
Al “ Castellani” parte bene l’Empoli che dopo otto minuti trova il vantaggio grazie al suo attaccante, nonché capocannoniere del torneo Francesco Tavano. Il Padova dimostra di essere una grande squadra confezionando subito il pareggio: dalla destra Donati lascia partire un cross sul quale si avventa l’ex difensore dell’Ascoli Portin che trova l’uno ad uno. Per il finlandese si tratta del primo gol in campionato. Il sorpasso è alle porte: Cutolo al minuto 24’ dopo un assolo personale serve al centro dell’area di rigore un assist perfetto per Cacia che insacca. Nella ripresa i veneti dominano e realizzano altre due reti: Milanetto con una prodezza dalla distanza e Cutolo su assist di Cacia portano il Padova sul 4-1. Nel finale per i toscani dimezza le distanze Ficagna, ma non basta neanche per salvare Aglietti: al sui posto oggi è arrivato Pillon.
Grande prova di forza della Nocerina che a Cittadella in dieci uomini, si impone 3-1. Le marcature dei campani portano le firme di Catania e Di Maio , rispettivamente ad inizio e fine primo tempo e di Castaldo su rigore in chiusura di partita. Il Cittadella, poco brillante, aveva momentaneamente trovato la rete del pareggio con un penalty di Bellazzini.
Finisce la maledizione del “ San Nicola” per il Bari che dopo un anno torna a vincere in casa battendo il Livorno. L’eroe del match è il difensore Borghese che dall’ angolo, di testa, realizza la rete che vale la vittoria. La squadra di Torrente reagisce dunquee nel modo migliore alle recenti vicissitudini societarie che l'hanno colpita.
Sorpresa invece al “Granillo”, dove la Juve Stabia ottiene la sua seconda vittoria consecutiva imponendosi in rimonta. Gli amaranto erano passati in vantaggio con Missiroli, bravo a farsi trovar pronto in area di rigore sull’assist di Colombo. I campani reagiscono compiendo la rimonta firmata Sau – primo goal in B per lui - e Raimondi, ma grosse sono le responsabilità del numero uno calabrese Kovacsik
Partita con tanti ex allo “ Zecchini” tra Grosseto ed Ascoli. I marchigiani trovano il vantaggio grazie ad un calcio di rigore (fallo di Padella su Gazzola), trasformato da Papa Waigo. Dieci muniti dopo arriva il pareggio di Lupoli che con un pregevole pallonetto batte l’incolpevole Guarna. Partita condizionata dai tanti errori con Peccarisi che commette un ingenuo fallo di mano in area di rigore. Caridi dal dischetto non sbaglia. L’Ascoli non demorde e pareggia un minuto approfittando di un malinteso della retroguardia maremmana che permette a Vitiello di trovare in maniera fortuita il 2-2. Lupoli nella ripresa trova la doppietta personale, ma quando sembra tutto finito, in pieno recupero è Giovannini a trovare il 3-3 definitivo.
Pareggio tra Gubbio e Verona con i gialloblu che trovano il vantaggio con un colpo di testa di Bjelanovic. Nella ripresa il Gubbio preme e pareggia su rigore (atterramento di Bazzoffia in area di rigore ad opera di Cardi) trasformato da Ciofani.
Con il Pescara di Zeman invece non ci si annoia mai. Pomeriggio pirotecnico all’”Adriatico” con Petterini che già al 6’ apre le danze con un sinistro deviato da Previtali. Dal 10’, entra in scena Insigne che trova prima sul secondo palo Sansovini per il bis e poi è lui stesso a siglare il tris con un guizzo tutto tecnica e rapidità. L’ ex Foggia continua il suo show personale dando il via all’azione del poker, con Gessa bravo a trovare una conclusione a giro che batte l’incolpevole Offredi. Nella ripresa lo stesso attaccante napoletano serve ad Immobile la palla per il quinto gol. La reazione dei lombardi è tardiva, con Cristiano vhe prima trova la gioia personale con una magia e poi si guadagna un rigore che Cocco trasforma. Nel finale arriva anche la marcatura di Girasole che rende un po’ meno pesante il passivo
Quaranta gol, spettacolo ed emozioni. E ora gustiamoci il primo turno infrasettimanale.