Sconcerti: "Se la Serie A non riprende ora, non lo fa neanche a settembre"

15.05.2020 17:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tmw Radio e Tmw
Mario Sconcerti
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Mario Sconcerti

Il direttore Mario Sconcerti è intervenuto a Tmw Radio nella trasmissione “Maracanà” e ha parlato della possibilità o meno che riprenda  il campionato, del finanziamento dei club e del ruolo del portiere.

I club non ci stanno, dicono protocollo inattuabile. Che sensazione ha lei?
"C'è stata una cattiva organizzazione. Questo protocollo si poteva fare tutti insieme. Siamo molto più indietro di un mese fa, quando è iniziata questa storia. Se non si ricomincia adesso, non si ricomincia nemmeno a settembre-ottobre o a gennaio. Anche se l'Italia guarisse e arrivasse a contagio zero e potesse fare a meno di qualunque prevenzione, rimarremmo circondati da un mondo infetto, perché il virus è in tutto il mondo. E' un momento ancora di lockdown. O si può giocare anche con il virus, oppure non si può più giocare finchè non ci sarà il vaccino". 

Come andrà a finire?
"La cosa che veramente è importante è se c'è il ritiro durante la fase delle partite, se tutti devono rimanere chiusi in ritiro durante il campionato. Praticamente non ci sarebbe contatto con il mondo esterno, nè con i propri famigliari. Se si interrompe la clausura, ritornando ai contatti di prima, sarebbe illegale, si tornerebbe agli assembramenti".

Cosa ne pensa del finanziamento dei club al giorno d'oggi?
"C'è un calcio che cerca di vincere e uno che cerca di vivere. Il primo è un calcio costosissimo, in cui bisogna essere ricchi. Ma la ricchezza da sola non è sufficiente per vincere. Se non devi vincere, nel calcio puoi guadagnare. E spesso lo fai. E' un mondo estremamente privilegiato".

Non crede che il ruolo di portiere oggi sia peggiorato?
"Il calcio è cambiato. Oggi abbiamo una gioventù più alta rispetto al periodo del secondo dopoguerra. Si è trasformato il fisico. Zoff e Marchegiani sono stati gli ultimi portieri normali. Crescendo nel fisico, perdi qualcosa dal punto di vista tecnico e qualitativo. Questo ha fatto sì che una serie di istruttori siano stati superati, perché c'erano portieri che non poteva più reagire in un certo modo. Ci stiamo riprendendo solo ora, che ci siamo abituati ad un portiere diverso e abbiamo così potuto ricostruire una scuola".