Scommesse, il Bari e i giocatori coinvolti rischiano
Andrea Masiello vuota il sacco e parla del suo "calcioscommesse" in particolare di quel Palermo-Bari, finito 2-1 e non 3-1 come era stato pattuito perchè Miccoli sbagliò un rigore, ma il Romario del Salento non sapeva nulla. Lo stesso Masiello restituì i soldi ai criminali della situazione, ovvero gli Zingari. Con queste sue dichiarazioni il Bari rischia una penalizzazione che va dai tre ai cinque punti, o addirittura la retrocessione in Lega Pro.
Con il "pentito" Masiello, che parlerà con i pm di Cremona probabilmente solo della gara contro i rosanero, sono indagati anche Nicola Belmonte (Siena), Daniele Padelli (Udinese), Marco Rossi (Cesena), Simone Bentivoglio (Sampdoria) e Alessandro Parisi (Torino). L'inchiesta è nata da un altro pentito, Carlo Gervasoni, che aveva raccontato a dicembre, come riporta Repubblica, tutta la storia: "La prima partita di serie A combinata di cui mi parlarono è Palermo-Bari del 7 maggio 2011, finita 2-1, laddove il risultato concordato era di un over con la sconfitta del Bari, con almeno due gol di scarto. Lui mi riferì che era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. Gegic mi riferì che erano stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Bentivoglio, Parisi, Andrea Masiello e Rossi. Il risultato concordato non fu raggiunto perché Miccoli sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. Miccoli non sapeva nulla della combine". Ora verrebbe anche da chiedersi perchè non spetta un premio anche a Fabrizio Miccoli, dopo tutta l'euforia nata attorno a Simone Farina, che rifiutò la combine. Anche il forte fantasista del Palermo ne esce a testa alta e chissà che, magari avendo captato lo strano affaire, non abbia sbagliato apposta il rigore...